Istess – convegno su Bonaventura da Bagnoregio e Tommaso d’Aquino

“Bonaventura da Bagnoregio e Tommaso D’Aquino nel contesto storico filosofico e teologico del Concilio di Lione II (1274)” è il convegno che si terrà il 12 ottobre dalle ore 9.30 alle 18.30 presso il cenacolo San Marco di Terni, promosso dall’Istess con il contributo del Ministero della Cultura, Direzione Generale Educazione, Ricerca e
Istituti Culturali.
Interverranno: Mons. Francesco Antonio Soddu Vescovo di Terni-Narni-Amelia, Arnaldo Casali Direttore dell’ISTESS, Lilia Sebastiani, Letterio Mauro, Lorenzo Spezia, Pietro Messa ofm, Marco Bartoli, Luigi Russo
Introduce e coordina Stefania Parisi

In questo anno cade il settecentocinquantesimo anniversario sia della morte dei due grandi filosofi medievali che del secondo Concilio di Lione e i due eventi si intrecciano insieme in quanto vi furono coinvolti direttamente (come san Bonaventura) e indirettamente (come san Tommaso) i due santi. Il Concilio di Lione II con i suoi proclamati tre scopi principali consistenti in “aiuto alla Terrasanta, ristabilimento della unità della Chiesa greca con la Chiesa latina e riforma dei costumi” evidenziava un contesto geopolitico, culturale ed ecclesiale molto problematico e conflittuale. A ciò si aggiungeva una pungente polemica accesa dai Magistri secolari (do-
centi universitari della Sorbona) contro gli Ordini mendicanti (francescani e domenicani) e il loro legittimo diritto all’insegnamento. Si trattò, in fondo, di un conflitto tra “laici “ e “religiosi” che includeva una diversa visione della missione evangelizzatrice e del significato stesso della povertà evangelica.
Entrambi i filosofi furono chiamati a Lione dal Papa Gregorio X per impegnarsi nella preparazione e nello svolgimento del Concilio. Ma Tommaso, ammalatosi durante il viaggio, morì nell’Abbazia Cistercense di Fossanova il 7 marzo 1274; doveva recarsi al Concilio per presentare il suo scritto Contro gli errori dei greci, un testo che, contrariamente al titolo, era in realtà un testo utile a favorire il dialogo tra la Chiesa occidentale e quella orientale.
Il PROGRAMMA