La festa del santo patrono Giovenale è per la comunità narnese un forte momento d’incontro, nel rinnovare la tradizione religiosa e culturale nelle sue diverse valenze sociali e religiose.
La festa religiosa avrà il suo momento centrale il 3 maggio alle ore 10.30 con il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu alla presenza delle autorità civili e militari e concelebrata dai sacerdoti della diocesi, con l’offerta dei ceri da parte delle parrocchie dell’antica diocesi di Narni. Il Sindaco ed il Vescovo accenderanno la lampada votiva davanti al busto di San Giovenale, seguirà la processione per le vie cittadine con il busto del Santo e la benedizione a piazza dei Priori. Il tutto accompagnato dallo scenario della città antica e dalla coreografia della sfilata del corteo storico in ricchi abiti medievali.
Altro appuntamento è quello del 2 maggio alle ore 21.30 con la rievocazione storica in Cattedrale dell’offerta dei ceri al Patrono San Giovenale, suggestiva rievocazione della tradizionale offerta con la luminaria delle Autorità Comunali, dei Terzieri, delle Corporazioni e dei Castelli, che porge il proprio omaggio al Vescovo diocesano. All’interno del rito si compie la “liberazione del prigioniero” che in questo anno si esplicita in un progetto di reinserimento sociale di alcuni detenuti presso l’isola di Pianosa, segno tangibile dell’attenzione verso le periferie esistenziali.
Dal 24 aprile al 2 maggio alle ore 18 nella concattedrale di Narni si terrà la novena con la celebrazione dei sacerdoti della vicaria di Narni e animata ogni giorno dalle diverse comunità parrocchiali del narnese.
San Giovenale primo vescovo di Narni vissuto nel IV secolo, originario dell’Africa del nord, giovane medico, giunge a Roma, forse per sfuggire alle persecuzioni o per perfezionare gli studi. Per la sua pietà il papa San Damaso I lo ordinò vescovo di Narni nel 368. Giovenale svolse con amore e fedeltà il ministero, affidatogli da Gesù alla guida della comunità. Si pose ad evangelizzare, organizzando la vita civile e soprattutto ecclesiale.
Una presenza viva quella di San Giovenale, che con la sua predicazione divenne l’anima dell’intera città nei secoli difficili delle persecuzioni contro i cristiani. Ancora oggi la festa in suo onore si rinnova con la solennità che da sempre i narnesi riservano al loro santo patrono.
Alla festa del patrono è collegata la festa medioevale della Corsa all’Anello che propone rievocazioni storiche e spettacoli. In questo periodo Narni torna al 1371 per far rivivere a tutti i visitatori la magia del medioevo narnese: suoni, colori, sapori e gesta, spettacoli degli sbandieratori, taverne tipiche dei terzieri Fraporta, Mezule e Santa Maria.