Pellegrinaggio Lisbona-Coimbra 2024, sulle orme di Sant’Antonio e dei Protomartiri Francescani

Nel 2024 la Compagnia dei Romei di San Michele arcangelo e come Cammino dei Protomartiri Francescani ha promosso un pellegrinaggio alle reliquie dei nostri Santi Martiri a Coimbra. La partenza è avvenuta il 2 ottobre da Lisbona dove abbiamo incontrato e conosciuto Fernando Martins de Bulhões (Sant’Antonio de Lisboa). A Lisbona, siano stati accolti da Pedro, il direttore del Museo di Sant’Antonio, che ci ha fatto visitare prima il museo e ci raccontato della gioventù di Fernando a Lisbona, poi abbiamo visitato la chiesa di Sant’Antonio che sorge dove era la casa del santo, e successivamente ci ha condotti al complesso di San Vincente de fora dove il giovane inizio gli studi teologici. Nel pomeriggio nella chiesa di Sant’Antonio abbiamo partecipato alla Santa Messa dove il nostro sacerdote ha concelebrato e siamo stati ricordati durante la celebrazione e ricevuto la benedizione per il cammino. L’indomani mattina partendo da Alhandra, per evitare il deserto industriale della periferia di Lisbona, abbiamo iniziato a seguire l’imponente e placido fiume Tejo (Tago) sino ad Azambuja (25 Km). Ad Azambuja ci siamo recati alla chiesa di Nossa Senhora Assunção per mettere il carimbo (timbro) e ci ha accolto con calore il simpatico e giovane parroco. La seconda tappa ci ha condotti a Santarem, sempre seguendo il Tago, attraversando immense distese di pomodori, vigne e peperoni, 31 km nel “deserto” della grandissima golena del fiume. Lungo il cammino abbiamo incontrato i primi gruppi di pellegrini portoghesi diretti a Fatima. Con nostra sorpresa abbiamo scoperto a Santarem del miracolo Eucaristico nel Santuario do Santíssimo Milagre de Santarém e abbiamo scoperto la devozione per Carlo Acutis. Al Santuario un accogliente diacono ci ha raccontato la storia dal miracolo e ci ha aperto la teca per vedere la particola incorrotta. Abbiamo partecipato alla santa messa nella chiesa di São Nicolau per onorare la festa del nostro amato San Francesco, era il 4 ottobre, anche qui il nostro sacerdote ha concelebrato e abbiamo conosciuto Padre Francesco che parlava un corretto e fluente italiano e ci ha raccontato della devozione a Carlo Acutis. Da Santarem nostra sorella pioggia ci ha accompagnato sino alle vicinanze di Coimbra, alcuni giorni pioggia a tratti tipo la pioggia londinese fina fina a volte una bella pioggia intensa. Nella tappa da Santarem ad Alcanena, abbiamo camminato in comunione con i gruppi che andavano a Fatima. Durante il cammino un gruppo numeroso di pellegrini ci ha offerto acqua e frutta sperimentando la comunione fra pellegrini. Abbiamo camminato insieme sino a quando abbiamo incontrato il bivio della variante di Alcanena che noi abbiamo seguito per accorciare le tappe che ci separavano da Fatima. Questa tappa è stata la più impegnativa sia per la lunghezza, quasi 30 km, che per gli innumerevoli sali e scendi, da rilevare che dal bivio della varante abbiamo camminato quasi sempre su strade bianche in mezzo agli ulivi e sul finire attraversato un piccolo fiume su un ponte storico. Nella tappa Alcanena Fatima l’acqua anche se in modo intermittente non ci ha mai abbandonato. Percorso bello e leggermente impegnativo, ma fortunatamente corto (23 Km), per via delle condizioni meteo. In prossimità di Fatima il nostro tracciato includeva il villaggio dei pastorini e li ci siamo fermati per visitare le case di Giacinta e Francisco e quella di Lucia. Abbiamo proseguito sul Caminho dos Pastorinhos, sino quasi a entrare nella celeberrima spianata di Fatima e poi ci siamo recati immediatamente a rendere omaggio e ringraziare la Vergine Maria, Nossa Senhora de Fátima, alla cappella dell’apparizioni alla Cova da Iria, per la protezione che ci dato sotto il suo manto santo lungo il cammino. Anche Fatima Caxarias è stata una bella tappa bagnata fortunatamente non era molto lunga (22 Km). Tappa di non particolare rilevanza per il tracciato, ma sicuramente il giudizio è condizionato della pioggia. Partenza bagnata anche nella tappa Caxarias Ansiao, forse la tappa più bella a livello di paesaggio, specialmente il pezzo lungo il fiume in secca. Ansiao Rabacal la tappa più corta (18 km) ma forse la più dura per via della pioggia battente trovata su tutta la tappa. Vista la pioggia intensa al mattino e viste le previsioni meteo, abbiamo deciso di inviare le nostre “mochilas” per andare più leggeri e spediti e non da ultimo per non incorrere nelle cadute nelle strade sterrate in discesa. Ricorderemo sempre questa tappa per la struttura del rifugio, un capannone con letti e materassi per terra che ci ha fatto ricordare gli antichi hospitales dei pellegrini. Abbiamo dormito con circa 40 altri pellegrini, di cui la gran parte diretti a Fatima, e qui abbiamo saputo e compreso che per i portoghesi la più sentita ricorrenza dell’apparizione della madonna è il 13 ottobre. In questa serata abbiamo sperimentato la cattolicità del pellegrinaggio quando abbiamo recitato il santo rosario, dopo cena con diverse nazionalità di pellegrini. L’ultima tappa da Rabacal a Coimbra è stato modificato il tracciato ufficiale, non abbiamo più seguito il cammino di Santiago, per portarla a 26 km e permetterci di arrivare a Coimbra nel primissimo pomeriggio. Questo tracciato è risultato molto più bello di quello ufficiale quasi tutto su strada asfaltata, e in particolare modo l’abitato di Alcabidque (con i ruderi del Castello e i resti dell’antico acquedotto Romano di cui restano le due grandi vasche) ci ha stupito perché inaspettato. Il nostro Monte do Gozo è stato il piazzale del Mosteiro de Santa Clara-a-Nova, dove abbiamo potuto ammirare la veduta panoramica di Coimbra. Dopo aver attraversato il ponte sul fiume Mondego ci siamo fermati per indossare le magliette celebrative “Cammino dei protomartiri francescani em peregrinção aos Mártires de Marrocos – Coimbra 2024” e con lo stendardo in testa abbiamo percorso il corso di Coimbra per giungere pieni di gioia alla nostra meta il Mosteiro de Santa Cruz dove sono conservate le spoglie mortali dei nostri conterranei Santi Martiri. Foto ricordo davanti a Santa Cruz, poi siamo andati a pregare davanti alle urne funerarie dei protomartiri. Successivamente siamo andati alla Camer Municipal (il nostro municipio) dove ci aspettavano e siamo stati accolti in via ufficiale dall’assessore alla cultura e turismo, scusandosi perché il sindaco non era presente per un impegno improvviso, e conclusa dopo la consegna della formella celebrativa del nostro pellegrinaggio con la foto ufficiale sullo scalone della Camera Municipal di Coimbra. Poi l’assessore e Antonio “il nostro ambasciatore a Coimbra” (conosciuto a Narni quando vi fu il gemellaggio del Lions di Coimbra con quello di Narni, Antonio è tesoriere del Lions) ci hanno fatto da ciceroni nella visita del complesso museale di Santa Cruz. Dopo la visita ristoro e brindisi allo storico Cafè santa Cruz. Alle 17,30 abbiamo partecipato, e il nostro don ha concelebrato, alla chiesa di Santa Cruz alla Santa Messa di ringraziamento di fine pellegrinaggio. Il giorno 11 siamo andati al convento di Sant’Antonio dos Olivais dove ci aspettava Padre Fabrizio, per illustraci e farci visitare il famoso e importante convento, sia per i protomartiri che per sant’Antonio. Dopo la visita abbiamo celebrato nella cappella che fu la cella/stanza di Sant’Antonio la santa messa. Se Santa Cruz è il luogo ove pregare sulle spoglie mortali dei santi martiri, il convento è il luogo ove i protomartiri si fermarono a Coimbra nel loro viaggio verso Marrakech, e qui incontrarono molte volte Sant’Antonio ed è il luogo ove Fernando lascia l’abito agostiniano e indossa il saio francescano e soprattutto cambia il nome e prende il nome di Antonio in onore del patrono della cappella, sant’Antonio Abate, ove i francescani avevano costruito un eremo verso il 1217.
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