Stroncone – festa del beato Antonio Vici dal 18 al 21 agosto

Stroncone è il territorio d’origine di eminenti figure di frati minori: non solo il patrono della città, il Beato Antonio Vici, ma anche due dei protomartiri francescani, San Ottone e San Accursio.
La parrocchia di San Michele arcangelo e San Nicola festeggia il beato Antonio Vici con varie manifestazioni a carattere religioso, il 18 – 19 e 20 agosto il ‘Triduo di preparazione alle 18 la Messa a San Francesco con affidamento delle persone anziane al Beato Antonio e conferimento del sacramento dell’Unzione degli Infermi per tutte le persone malate; il 19 agosto alle ore 18 la Messa a San Francesco con affidamento dei bambini al beato Antonio; il 20 agosto alle 11 la Messa a San Francesco con affidamento delle famiglie al Beato Antonio. In particolare verranno rinnovate le promesse matrimoniali per chi festeggia l’anniversario. A seguire pranzo condiviso in Convento e giochi con l’acqua. Dalle ore 20.00 alle 24.00 la chiesa di San Francesco rimarrà aperta per la preghiera silenziosa davanti al Beato.
Il giorno della festa del Beato, il 21 agosto alle ore 18 Messa Solenne presieduta dal ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna Padre Francesco Piloni. Al termine della Messa ci sarà la processione con la Statua del beato fino alla Piazza della Libertà e ritorno, con la benedizione del paese e la partecipazione della banda ‘le Contrade’. All’interno della celebrazione è in programma anche la consegna della Rosa del Beato Antonio da parte dell’Ente Agosto Stronconese.

Un’inedita immagine del beato Antonio da Stroncone (1381 ca – 1461) è emersa ad Assisi. Infatti nei lavori di messa in sicurezza sismica, consolidamento strutturale e restauro conservativo della Basilica di S. Maria degli Angeli – resi necessari in seguito ai danni provocati dal sisma del 2016 – nel sottarco della cappella di san Pietro d’Alcantara è emersa una raffigurazione del francescano osservante beatificato nel 1687 le cui raffigurazioni sono abbastanza rare nonostante nel suo libro di preghiere appaia la più antica testimonianza dell’AVE MARIA (CFR. https://www.ilcattolico.it/rassegna-stampa-cattolica/formazione-e-catechesi/l-origine-di-una-preghiera.html).

IL BEATO ANTONIO VICI
Era il 1381, e a Stroncone, in una casa signorile situata lungo quella che oggi è Via Vici, nacque Antonio, oggi patrono della cittadina che in queste giornate di agosto ne celebra la memoria.
Figlio di nobile famiglia, all’età di 14 anni volle seguire lo zio Fra Giovanni, vestendo l’abito religioso nel convento francescano di Stroncone, dove fece noviziato e vi emise la professione religiosa. Mandato poi a Fiesole, lì svolse anche l’ufficio di vice maestro dei novizi. Successivamente venne mandato nella Maremma Toscana, a Piombino e in Corsica, per diffondevi il movimento dell’Osservanza.
Tornò poi in Umbria, dove per trenta anni, fu il questuante dell’Eremo delle Carceri di Assisi. Proprio ad Assisi, presso San Damiano, morì il 7 febbraio dell’anno 1461, dopo una lunga vita di fede e santità. Un anno dopo dalla sua morte, il suo corpo intatto fu riesumato e posto in venerazione.
A riconoscerne il culto fu poi Papa Innocenzo XI, il 28 giugno del 1687.
Nel 1809, Padre Angelico Coletti, si fece portavoce del sentimento del popolo di Stroncone, che da anni voleva riavere tra sé il corpo dell’amato beato. Nato a Stroncone il 25 luglio del 1768, Angelico divenne frate minore alla Porziuncola il 7 agosto 1783. Per tanti anni guardiano del convento di San Francesco di Stroncone, lettore generale di Sacra Teologia, due volte segretario provinciale e tre volte definitore. Fece affrescare l’abside della chiesa di San Francesco di Stroncone e ne arricchì biblioteca e sacrestia, oltre a far rifare l’antico organo. Morì nel convento il 10 gennaio 1847.
Padre Angelico, riuscì a commuovere Papa Pio VII che acconsentì al trasferimento nella chiesa di S. Francesco di Stroncone. La sera del 27 agosto 1809, Padre Angelico tornò da Assisi a Stroncone, con i 20 uomini, due cavalli e 3 carretti che lo avevano accompagnato nell’impresa. Il corpo del Beato Antonio aveva fatto finalmente ritorno nella sua terra natia ed il popolo di Stroncone poteva gioire di questo evento a lungo desiderato.
Da questi fatti prendono le mosse le rievocazioni storiche ormai tradizionali dell’Agosto stronconese.