Al Santuario del Beato Antonio e dell’Ave Maria di Stroncone, dal 5 al 9 febbraio 2025, si celebrerà il transito del Beato Antonio Vici da Stroncone.
Venerdì 7 febbraio, Festa del Transito del Beato Antonio Vici, alle ore 18.30 santa messa presieduta dal Ministro Provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna, padre Francesco Piloni, con i sandaci di Stroncone ed Assisi, autorità civili e militari, rappresentanza delle contrade e dell’ente agosto stronconese.
“I santi sono coloro che hanno scavato in profondità – ha detto padre Piloni – nel potere della preghiera e dell’interiorità che rende gli uomini robusti che attraversano il tempo. Il beato Antonio non ha fatto gesti eclatanti ma è stato radicato in Cristo e le radici sono andate in profondità, allora chiediamo al beato Antonio di conoscere il potere dell’interiorità in un momdo che vuol farti credere che quello che conta è l’esteriorità. I santi non ti stancano perchè ti mandano in profondità e questo è il regalo che il beato Antonio può fare in questo anno giubilare della speranza che si chiama Gesù che dice che la tua vita non invecchia se coltivi l’interiorità, se resti davanti al crocifisso che ti ama anche se ti dimetichi di lui”.
Sabato 8 febbraio alle ore 21 ci sarà un incontro dedicato al tema “Stroncone: cuore caldo dell’Osservanza: i Beati Antonio Vici e Bernardino Aquilano da Fossa”, con la partecipazione di fr. Pietro Messa e la prof. Letizia Pellegrini, che presenterà per l’occasione il libro Bernardino Aquilano e la sua Cronaca dell’Osservanza: con nuova edizione e traduzione a fronte (Milano, Edizioni Biblioteca Francescana)
Domenica 9 febbraio alle ore 17.30 pellegrinaggio “Sui passi del Beato Anonio” partenza casa natale del Beato Antonio, Santa Maria della Neve, chiesa di San Michele Arcangelo, luogo del suo Battesimo, chiesa San Nicola, santuario Beato Antonio Vici con affidamento delle famiglie e preghiere dei bambini del catechismo.
IL BEATO ANTONIO VICI
Era il 1381, e a Stroncone, in una casa signorile situata lungo quella che oggi è Via Vici, nacque Antonio, oggi patrono della cittadina che in queste giornate di agosto ne celebra la memoria.
Figlio di nobile famiglia, all’età di 14 anni volle seguire lo zio Fra Giovanni, vestendo l’abito religioso nel convento francescano di Stroncone, dove fece noviziato e vi emise la professione religiosa. Mandato poi a Fiesole, lì svolse anche l’ufficio di vice maestro dei novizi. Successivamente venne mandato nella Maremma Toscana, a Piombino e in Corsica, per diffondevi il movimento dell’Osservanza.
Tornò poi in Umbria, dove per trenta anni, fu il questuante dell’Eremo delle Carceri di Assisi. Proprio ad Assisi, presso San Damiano, morì il 7 febbraio dell’anno 1461, dopo una lunga vita di fede e santità. Un anno dopo dalla sua morte, il suo corpo intatto fu riesumato e posto in venerazione. A riconoscerne il culto fu poi Papa Innocenzo XI, il 28 giugno del 1687.
Nel 1809, Padre Angelico Coletti, si fece portavoce del sentimento del popolo di Stroncone, che da anni voleva riavere tra sé il corpo dell’amato beato. Nato a Stroncone il 25 luglio del 1768, Angelico divenne frate minore alla Porziuncola il 7 agosto 1783. Per tanti anni guardiano del convento di San Francesco di Stroncone, lettore generale di Sacra Teologia, due volte segretario provinciale e tre volte definitore. Fece affrescare l’abside della chiesa di San Francesco di Stroncone e ne arricchì biblioteca e sacrestia, oltre a far rifare l’antico organo. Morì nel convento il 10 gennaio 1847.
Padre Angelico, riuscì a commuovere Papa Pio VII che acconsentì al trasferimento nella chiesa di S. Francesco di Stroncone. La sera del 27 agosto 1809, Padre Angelico tornò da Assisi a Stroncone, con i 20 uomini, due cavalli e 3 carretti che lo avevano accompagnato nell’impresa. Il corpo del Beato Antonio aveva fatto finalmente ritorno nella sua terra natia ed il popolo di Stroncone poteva gioire di questo evento a lungo desiderato.
Da questi fatti prendono le mosse le rievocazioni storiche ormai tradizionali dell’Agosto stronconese.