A fine giugno, presso il Monastero di San Girolamo a Spello, il settore adulti dell’Azione Cattolica diocesana ha concluso il cammino della “Scuola della Parola” con un campo estivo dedicato all’approfondimento della bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia.
La “Scuola della Parola” è una iniziativa degli adulti Azione Cattolica che ha preso il via nel novembre del 2014 e si è conclusa a giugno 2015. In questo periodo, con incontri quindicinali si è svolto un cammino di approfondimento dei testi biblici che hanno riguardato i primi 4 capitoli della Genesi grazie all’impegno ed al contributo di don Alejandro Vera, gesuita e giovane studioso all’istituto biblico di Roma.
Nei tre giorni il gruppo dei partecipanti hanno sviluppato il tema della Misericordia sia attraverso la lettura commentata della Bolla “ Misericordia Vultus “ guidata dall’assistente don Camillo Camozzi sia il significato ed il senso della Misericordia di Dio vuoi nell’antico testamento che nel nuovo con i contributi che don Alejandro ha offerto ai partecipanti con il commento del “ vocabolario” cioè dei termini usati nella versione ebraica, e con l’approfondimento dei contenuti del libro dell’Esodo (34,6-7), del Salmo 103, di un testo del libro del profeta Isaia (61,1-2°), del “Gesù Misericordioso e Fedele” della lettera agli Ebrei (2,17) e del bravo del Vangelo di Giovanni ( 7,53 e 8,11) dell’adultera.
Don Camillo ha sviluppato una lettura teologica e pastorale della Bolla papale legando le tematiche affrontate da Don Alejandro con l’esortazione di Papa Francesco ed il richiamo all’insegnamento sulla misericordia dei suoi predecessori: di san Giovanni XXIII che parlava della “medicina della Misericordia”, del beato Paolo VI che identificava la spiritualità del Vaticano II con quella del Samaritano e di san Giovanni Paolo II che al tema della misericordia – e, tra gli altri aspetti, al disagio dell’uomo contemporaneo verso questo tema – ha dedicato enciclica “Dives in misericordia”.
La lettura della bolla di Papa Bergoglio si è sviluppata lungo i 25 brevi capitoli che compongono quasi una litania della misericordia: “condizione della nostra salvezza” “parola che rivela il mistero della SS. Trinità” “atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro” “legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona” “via che unisce Dio e l’uomo” “nucleo del Vangelo e della nostra fede” “forza che tutto vince”.
Il richiamo all’indulgenza come tema tradizionale del Giubileo è espresso al n. 22. Un ultimo aspetto originale è offerto da Papa Francesco riguardo alla misericordia come tema comune a Ebrei e Musulmani: “Questo Anno Giubilare vissuto nella misericordia possa favorire l’incontro con queste religioni e con le altre nobili tradizioni religiose; ci renda più aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione” (n. 23).
