Cattedrale – celebrazione nella festa di Santa Barbara

Celebrata la festa di Santa Barbara nella Cattedrale di Terni, con la messa presieduta dal vescovo Piemontese, per ricordare la patrona dei Vigili del Fuoco e degli artiglieri, artificieri. Presenti i comandanti dei Vigili del Fuoco Gianfrancesco Monopoli e del Polo Mantenimento Armi leggere colonnello De Baldi, il prefetto di Terni Paolo de Biagi, il Questore Antonino Massineo, il sindaco Leonardo Latini, il presidente della Provincia Giampiero Lattanzi e le altre autorità civili e militari ela rappresentanza dei Vigili del Fuoco ed Esercito. Ad animare la celebrazione il coro dei bambini dell’Istituto Leonino di Terni.
Santa Barbara rimane una santa molto popolare grazie al numero e all’importanza dei suoi patronati, fra cui si ricordano in particolare quelli sui vigili del fuoco, sulla marina militare e sulle professioni di artificieri, genieri e minatori, attività importanti per il bene comune e che contribuisce a rendere la comunità più solidale.
Al vescovo è stata donata un incisione raffigurante Santa Barbara realizzata nei laboratori del Polo Mantenimento Armi Leggere.

SANTA BARBARA
Nacque a Nicomedia nel 273. Si distinse per l’impegno nello studio e per la riservatezza, qualità che le giovarono la qualifica di «barbara», cioè straniera, non romana. Tra il 286-287 Barbara si trasferì presso la villa rustica di Scandriglia, oggi in provincia di Rieti, al seguito del padre Dioscoro, collaboratore dell’imperatore Massimiano Erculeo. La conversione alla fede cristiana di Barbara provocò l’ira di Dioscoro. La ragazza fu così costretta a rifugiarsi in un bosco dopo aver distrutto gli dei nella villa del padre. Trovata, fu consegnata al prefetto Marciano. Durante il processo che iniziò il 2 dicembre 290 Barbara difese il proprio credo ed esortò Dioscoro, il prefetto ed i presenti a ripudiare la religione pagana per abbracciare la fede cristiana. Questo le costò dolorose torture. Il 4 dicembre, infine, fu decapitata con la spada dallo stesso Dioscoro, che fu colpito però da un fulmine. La tradizione invoca Barbara contro i fulmini, il fuoco e la morte improvvisa. I suoi resti si trovano nella cattedrale di Rieti.