Marmore e Piediluco – celebrazione a conclusione della visita pastorale. Mons. Piemontese: “Mi auguro che questa comunità possa crescere sempre di più attorno alla Parola di Dio e all’Eucarestia”.

Con la celebrazione nella chiesa di Sant’Andrea apostolo a Marmore, nella terza domenica di Quaresima, si è conclusa la visita pastorale nella comunità di Marmore, vissuta nell’incontro con gli anziani, malati, ragazzi del catechismo e loro genitori e le diverse realtà associative presenti sul territorio.
“In questi giorni ci siamo incontrati ed è stata una cosa molto bella – ha detto il vescovo – perchè l’aspetto principale della visita è che il Signore attraverso il vescovo è venuto a visitarvi e a dirvi che vi vuole bene, che siamo una famiglia, la chiesa, che deve cementarsi con la carità, con l’amore. Per questo dobbiamo trovare il modo di dire ai tanti amici che non vengono in chiesa che Gesù li aspetta nel vivere l’amore e la carità. Dobbiamo far sentire a loro il nostro amore e affetto specie ai malati e agli anziani. Mi auguro che questa comunità possa crescere sempre di più attorno alla Parola di Dio e all’Eucarestia, nella celebrazione domenicale che deve essere motivo di festa con il Signore e tra di noi. Il nostro essere cristiani deve crescere e non perdere i connotati importanti che Gesù ci ha insegnato. Sarebbe bello se nascesse anche in questa comunità una scuola della Parola, per fare insieme un cammino di fede nella catechesi degli adulti e nell’attenzione per i ragazzi e i giovani. Bisogna che nasca un oratorio e che i ragazzi si sentano accompagnati nella loro vita cristiana. Insieme alla cultura e agli insegnamenti che ricevono a casa devono anche ricevere gli insegnamenti della fede che li sosterranno nelle difficoltà che incontrano”.
L’invito è stato quello di crescere come comunità cristiana insieme a quella di Piediluco e alle altre vicine per essere chiesa.


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Il secondo momento conclusivo a Piediluco, nel santuario di San Francesco, con la celebrazione, alla quale hanno partecipato anche il gruppo degli Scuot della Polymer, rappresentanti della Casa del giovane.
Il vescovo ha ricordato la presenza di San Francesco in questi luoghi e quella di tante manifestazioni di religiosità del passato giunte fino ad oggi. “La comunità di Piediluco si ritrova, cresce e si rinnova attorno alla parola del Signore – ha ricordato -. Questo è un luogo che ha una lunga storia, dove i cristiani che qui hanno ricevuto i sacramenti e ricosciuto la presenza di Dio nella loro vita e in quella dei fratelli. Voi avete il compito di raccogliere questa eredità e di trasmetterla agli altri. Siete un piccolo gregge ma ciò non deve scoraggiarci. Un segno particolare è la Casa del Giovane, il cuore di questa comunità cristiana. Per questo insieme dobbiamo imparare a sentirci chiesa, popolo di Dio in cammino che cresce giorno dopo giorno, non trascuriamo la cura della nostra vita d fede, speranza e carità attraverso la lettura della Parola di Dio, attraverso la partecipazione all’Eucarestia e all’incontro con i fratelli più poveri, bisognosi quelli che incontriamo lungo il cammino, anche i pellegrini che vogliono gustare le bellezze della vostra cittadina”.

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