Chiesa San Michele arcangelo a Schifanoia – progetto di valorizzazione

Sabato 30 settembre alle ore 17, presso la Chiesa di San Michele Arcangelo di Schifanoia in Narni, si terrà la presentazione del progetto di valorizzazione e riscoperta della chiesa stessa. All’incontro saranno presenti il professor Diego Maestri dell’Università degli Studi Roma Tre Dipartimento di Progettazione e studio dell’architettura, Don Claudio Bosi direttore dell’Ufficio per i beni culturali ed ecclesiastici della Diocesi di terni Narni e Amelia, il curatore del volume il Prof. Rodolfo Maria Strollo dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Dipartimento di Scienze e Tecnologie della Formazione e Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Piemontese, vescovo di Terni-Narni-Amelia.

L’opera ha interessato: Larea (Laboratorio di Rilievo E Architettura)dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”;
Dart (Laboratorio di Documentazione, Analisi, Rilievo, Tecnica dell’Architettura e del Territorio) dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale; Critevat (Centro Reatino di Ricerche di Ingegneria per la Tutela e la Valorizzazione dell’Ambiente e del Territorio) dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

La redazione di questo volume fortemente voluto dal parroco e dai fedeli della chiesa è un occasione per dare un seguito agli elaborati realizzati nell’ambito dei corsi universitari. In molti casi, infatti, i lavori prodotti dai laboratori rimangono meri esercizi di rilievo e restauro. La pubblicazione del volume, invece, ha permesso di apportare un contributo concreto agli studi sviluppati intorno al manufatto, alla sua storia e alla sua evoluzione architettonica nel tempo..
L’iniziativa è pronta a partire per diffondere il valore artistico e culturale della chiesa di San Michele Arcangelo che comincia a risentire degli effetti del tempo e necessiterebbe di interventi di restauro. Se valorizzata, la chiesa può tornare ad essere, così come specificato all’atto della costruzione, un patrimonio della cittadinanza che da sempre ha fatto dell’edificio religioso il centro, non solo spirituale, dell’intera comunità.