Il vescovo incontra i volontari che operano nella Casa Circondariale di Terni

Un incontro attorno a un tavolo di vetro, trasparente come le esperienze scambiate; diversi itinerari formativi, soprattutto nel neocatecumenato e nell’esperienza francescana, ma un’unica convergenza nel kerigma vissuto in mezzo ai detenuti della Casa Circondariale di Terni, che alla luce di Cristo diventano tabernacolo della sua presenza fra gli ultimi.
Nell’incontro presso il vescovado di Terni, promosso dal cappellano del carcere di Terni Padre Massimo Lelli, il vescovo mons. Francesco Soddu ha accolto e ascoltato con partecipazione una dozzina di volontari operanti nell’istituto detentivo ternano.
I loro servizi sono diversi: dall’animazione della messa al centro d’ascolto Caritas, dalla catechesi alla preparazione ai sacramenti, fino alla confezione dei sacchetti-dono per i reclusi più poveri da distribuire nei momenti forti. Ma tutti i partecipanti sono stati colpiti dall’aver vissuto attorno al vescovo – a sua volta narratore della sua esperienza con i carcerati e in generale con persone ritrovatesi ai margini della società – un autentico momento sinodale, dove ci si è riconosciuti fraternamente Chiesa in uscita, innamorata di Cristo e onorata di rifletterne un’ombra, pur in mezzo a difficoltà e fatiche.

Claudia Cianca