A Terni convegno nazionale CEI pastorale della Salute: “Laudato si’ per sora nostra matre terra. Custodire le nostre terre. Salute, ambiente, lavoro”, il 27 settembre

Il percorso «Custodire le nostre terre. Salute, ambiente, lavoro» giunge alla terza edizione e fa tappa a Terni, venerdì 27 settembre dalle 16.30 alle 19 presso l’Aula Magna Arpa Umbria, Via Carlo Alberto dalla Chiesa. Sono intervenuti: mons. Francesco Antonio Soddu Vescovo di Terni – Narni – Amelia, avv. Massimo Perari Commissario straordinario Arpa Umbria, Gen. B. CC Giuseppe Vadalà Commissario Unico di Governo per la Bonifica delle Discariche abusive, p. Giuseppe Riggio SJ Direttore responsabile Aggiornamenti sociali, mons. Antonio Di Donna vescovo di Acerra e presidente della Conferenza Episcopale Campana, in video collegamento Marco Martuzzi direttore del Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità, Sauro Pellerucci presidente PagineSi spa, don Bruno Bignami direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei. Ha coordinato l’incontro l’avv. Francesca Di Maolo presidente dell’Istituto Serafico di Assisi.
Molti i temi trattati dai relatori a cominciare dal gen. Vadalà che ha illustrato l’attività svolta per risanare e rigenerare i territori, in particolare nelle 119 discarichesisteate,, gli 81 siti su cui si sta lavorando, ribadendo la necessità di fare sistema con le varie realtà istituzionali e sociali territoriali per dare nuova vita e destinazione a fini sociali per la comunità dei siti risanati. Padre Riggio ha sottolineato come tutto sia connesso, come detto nell’enciclica di papa Francesco “Laudato si”, a partire dalla quale individuare anche oggi ragioni di speranza a partire dai punti di criticità. Cambiare determinati comportamenti verso l’ambiente passa per la conversione e rivoluzione culturale, che richiede tempo ma anche consapevolezza e conoscenze di buone pratiche.
Mons. Di Donna ha parlato di “terre dei fuochi” in riferimento ai 42 siti inquinati presenti in Italia che interessano 78 diocesi, sollecitando un impegno più forte e incisivo anche da parte della chiesa in sinergia con le realtà istituzionali per dare rinnovare l’attenzione ai problemi climatici, di inquinamento dell’aria, delle malattie dell’uomo che ne conseguono e che a 10 anni dall’enciclica di papa Francesco sembrano avere meno interesse.
IL PROGRAMMA 
Un convegno per riflettere su come coniugare la cura della salute, la tutela dell’ambiente e l’attività produttiva umana. L’equilibrio si raggiunge attraverso la proposta dell’ecologia integrale, suggerita dal Magistero sociale di papa Francesco. Davvero «tutto è connesso» e non è possibile affrontare i temi sociali senza associarli a quelli ambientali. E viceversa. A 800 anni dal Cantico delle creature di san Francesco d’Assisi, la terra umbra è chiamata a una riscrittura profetica della cura del creato.
Tutto il territorio italiano è infatti contrassegnato da siti particolarmente inquinati, che destano gravi preoccupazioni per gli importanti interventi di bonifica necessari, e ben 78 Diocesi italiane portano queste ferite.
Come preservare la salute di tutti, offrendo luoghi di vita e di lavoro sicuri, e cure adeguate? A partire dallo stare vicino alle persone che vivono una condizione di sofferenza, è necessario incontrare e parlare con chi svolge attività di studio e di ricerca, come pure con chi riveste un ruolo a livello istituzionale.