Amelia – celebrazione per la festa di Santa Fermina in unione con Civitavecchia

Il Vescovo Mons. Giuseppe Piemontese, i Canonici del Capitolo della Concattedrale con i Parroci di Amelia, il Sindaco Laura Pernazza si sono uniti in preghiera con la Città e Diocesi di Civitavecchia per venerare e festeggiare la comune Patrona, Santa Fermina vergine e martire, protettrice dei Naviganti e per invocare, per l’intercessione della Santa, la liberazione delle nostre città dalla pandemia, la protezione sulle nostre famiglie, sui bambini, i giovani e gli anziani, sui lavoratori e su tutti i marinai.
Una preghiera particolare nella celebrazione del 28 aprile nella concattedrale di Amelia, per affidare a Santa Fermina tutte le vittime del virus, per i malati e per tutti gli operatori socio sanitari impegnati negli ospedali e case di cura.
Al termine della celebrazione il Vescovo ha impartito la solenne benedizione alla città con il reliquiario di Santa Fermina.
“Una celebrazione singolare – ha detto il vescovo – determinata dalla epidemia del Coronavirus e dalle norme delle autorità, che non prevedono celebrazioni col popolo: per ribadire il gemellaggio e la comunione con la comunità civile ed ecclesiale di Civitavecchia, che insieme alla nostra Chiesa venera come patrona santa Fermina, per l’assenza fisica del popolo, che genera sofferenza e mortificazione per tanto isolamento e solitudine. Ancora una volta i nostri martiri sono esempio, incoraggiamento e sostegno alla nostra Chiesa e alla Chiesa intera in questo tempo, definito la nuova era dei martiri, testimoni della fede, della speranza e della carità. In questo tempo di epidemia siamo spinti a vivere con intensità le limitazioni, le sofferenze e i disagi che con rapidità improvvisa ci sono capitati con la quarantena, con la privazione della libertà, l’isolamento e la solitudine d tante persone, la sofferenza fisica e morale di tanti malati e anziani e anche la nostra sofferenza, la morte di tante persone e la mortificazione per non aver potuto dare onore e suffragio ai defunti e conforto e consolazione ai familiari, i problemi legati alle varie forme di povertà, alla disoccupazione, e alle fosche attese di disagi e di precarietà. In questi due mesi abbiamo pregato da casa, abbiamo forse scoperto la dimensione della famiglia quale chiesa domestica, abbiamo assistito alla messa trasmessa in streaming, ma ciò non può durare a lungo, non può bastare. E’ conforto e consolazione per chi non può partecipare con la presenza, aiuta la fede e sostiene la speranza, ma non è sufficiente ad alimentare la vita spirituale.

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Pubblicato da Diocesi di Terni-Narni-Amelia su Martedì 28 aprile 2020

Amelia preghiera al cimitero

Pubblicato da Diocesi di Terni-Narni-Amelia su Martedì 28 aprile 2020