Amelia – “Linea amica” l’esperienza della parrocchia di San Francesco per vincere le nuove solitudini

Presso la parrocchia di San Francesco è stata avviata l’esperienza di “Linea amica”, una linea telefonica che vuole essere vicina a chi è nel bisogno o vive l’esperienza della solitudine.
L’assenza di relazioni infatti, a cui ci sta costringendo questa pandemia, ha generato nuove solitudini e acuito quelle di sempre: dai più ai meno giovani, fino agli anziani, si avverte il bisogno dell’altro, “un altro” che non può esserci ma di cui si ha fortemente nostalgia. È con l’intento allora di rispondere concretamente ai bisogni di chi vive la condizione della solitudine che è nata l’esperienza di “Linea amica”, una voce a cui rivolgersi per necessità materiali, spirituali o semplicemente per avvertire la vicinanza e l’affetto di qualcuno capace di ascoltare e condividere con te le giornate, con le gioie e le pene.
Elisabetta, Annamaria, Maria Antonietta, Stefania, Elisabetta, Mattea, Cinzia, Claudia, Veronica, Valeria, Federica sono gli angeli di “Linea Amica” che contattano ammalati, assistiti dalla parrocchia e dagli anziani soli, che vengono raggiunti, periodicamente, con una telefonata, un piccolo pensiero che consegnato a casa nel giorno del loro compleanno o accogliendo una loro richiesta di aiuto, linea amica condivide ogni giorno gioie, dolori e solitudini.
Ogni telefonata si chiude con i tanti “grazie” di persone meravigliose, ma in realtà i tanti “grazie” sono anche quelli delle operatrici che hanno, con grande gioia ed entusiasmo, accettato questa nuova sfida in nome dell’Amore, impegnandosi anche mensilmente in corsi di formazione con un’esperta Counsellor.
È un servizio che la parrocchia San Francesco sta offrendo a tutti quegli anziani soli, allettati, a cui la pandemia ha tolto anche la gioia di poter ricevere la consolazione di Gesù Eucarestia, che avrebbero bisogno di una parola di conforto, oppure che necessitano di un aiuto concreto (spesa o farmaci a domicilio, visita medica, ecc…); a tutti i giovani o meno che si trovano a vivere condizioni di disagio e avrebbero desiderio di trovare qualcuno che possa semplicemente ascoltarli.
“Linea amica ha messo in evidenza quanto le persone abbiano bisogno di essere cercate – spiegano i volontari – la telefonata che ricevono per loro vuol dire “mi hanno pensato”, “esisto”, ed è bello rendersi conto di tanta grandezza di Dio in un’iniziativa così piccola. In questo tempo così difficile per l’intero mondo siamo chiamati a farci portavoce di un’umanità nuova che riscopre il senso della solidarietà, la bellezza dell’essere vicini agli ultimi, agli emarginati, a chi è solo e in difficoltà, perché alla fine della nostra vita saremo giudicati solo sull’amore».