Azione Cattolica – incontro su “Gender, un problema educativo?” –

Organizzato dall’Azione Cattolica nell’ambito delle attività curate dall’equipe del discernimento si è svolto, venerdì 16 ottobre un incontro, molto partecipato, sul tema: Gender- Un Problema Educativo ? A tracciare il solco della discussione e della riflessione è stata chiamata la Prof. Valentina Soncini ex Presidente AC di Milano e coordinatore del Centro Studi dell’Associazione.
La relatrice seguendo alcune piste dialogiche contenute nel libro di Aristide Fumagalli ha ricordato le origine storiche del tema legato alle battaglie femministe degli anni 60 per poi subire una evoluzione da contestazioni sulle differenze di genere ad un grappoli di aspetti che vanno dalla differenza sessuale ai diritti delle persone omosessuali al disagio di quanti non si riconoscono nella propria identità sessuale, alla genitorialità fino al presunto diritto al figlio attraverso la fecondazione assistita.
Il dibattito pubblico così come si è articolato sui mass media si è focalizzato su due posizioni antitetiche ; da un lato l’essenzialismo naturale che basa la dualità sugli aspetti biologici e psicologici dall’altro il decostruzionismo socio-culturale convinto che le differenze di genere siano frutto di una elaborazione della comunità sociale da cui la celebre affermazione “donne non si nasce ma si diventa “. Purtroppo i toni duri che caratterizzano il dibattito non aiutano a fare chiarezza ed è in questo senso che l’attenzione all’altro ci deve impedire di assumere uno stile di contrapposizione e di ideologica chiusura al dialogo.
La Professoressa Soncini i ha ribadito i convincimenti che debbono essere alla base della riflessione e cioè:
a) La dignità indiscutibile di ogni persona declinata non come individuo ma come soggetto in relazione;
b) L’affermazione della famiglia da intendersi come unione stabile tra uomo e donna nel segno dell’amore, del riconoscimento e dell’accettazione della bontà delle differenze sessuali, sorrette da un progetto generativo
c) Il rifiuto metodologico di ogni posizione acriticamente ideologica
Traguardando gli aspetti antropologici del tema ha sottolineato l’importanza della relazione con il corpo come riflessione non solo dell’io ma anche attraverso lo sguardo ed il contatto con l’atro senza che tale dimensione sia svilita, esasperata o cancellata e la relazione di reciprocità uomo-donna che non nega le differenze ma le valorizza come complementarietà.
Ha concluso affrontando anche l’aspetto del processo educativo che coinvolge tutti gli agenti educativi ed in particolare famiglia e scuola evidenziando come l’allarmismo su una presunta scelta educativa in favore del gender contenuta nella legge sulla “ buona scuola “ sia destituita di fondamento ed augurandosi che tutti si impegnino in un lavoro costruttivo sul versante del progetto educativo.
Ha invitato l’Azione Cattolica a proseguire la tradizione educativa nel sostegno alle famiglie ed all’impegno genitoriale, lo sforzo nell’educazione dei ragazzi e dei giovani anche nel campo della sessualità ed nel rispetto della corporeità ed nella prosecuzione di un dialogo e di un ascolto che richiede studio critico ed approfondimento dei temi ma soprattutto insistendo nell’ascolto di quanti vivono situazione travagliate.