Caritas – sostegno al progetto “Parla più forte” in Albania

La visita alla Caritas diocesana di due suore dell’Istituto del Divino Zelo, la femminile rappresentanza dei Padri Rogazionisti, la filippina suor Caridad e l’ albanese suor Ana, accompagnate da Nicola Cimadoro referente ed ideatore del progetto, dal dottor Carloni Maurizio primario Asl e noto specialista in Otorinolaringoiatria, e dal Sileo Carlo è stata l’occasione per fare il punto sul progetto “Parla più forte” che vede impegnata da diversi anni in Albania la Caritas diocesana.
Lo scopo della visita delle Sorelle è quello di riprendersi nel più breve tempo possibile un apparecchio di screening acustico (OAE), a seguito di taratura e revisione periodica effettuata a Padova.

La storia di questo progetto di carità nasce nel 2004, dopo una storica alluvione che colpì la provincia di Lezhe in Albania e il paesino di Pllane, ove le sorelle prestavano servizio nel loro Istituto dove ci sono dei bambini sordomuti e dove le suore si ingegnano a revisionare apparecchi acustici del tipo analogico: Inizia così il coinvolgimento della Caritas con Cimadoro, del dottor Carlone ed il reperimento fondi e risorse umane, sia in diocesi che con privati o istituzioni, tecnici di case produttrici di apparecchi acustici e alcuni sacerdoti.
Nasce così un centro altamente specializzato.Attualmente l’Istituto del Divino Zelo di Pllane dispone di 2 sofisticate apparecchiature: una grande, costosissima ed ingombrante (Potenziale Evocati) che può rilevare con altissima precisione se un bambino è sordo muto dalla nascita al primo o secondo giorno di vita, ma con un max, di 4 test giornalieri: l’altra, quella revisionata, più maneggevole ma ugualmente affidabilissima, che permette numerosi controlli giornalieri anche a pazienti che giungono da fuori provincia.
Il lavoro attuale è svolto dalle due suore che effettuano una serie di accertamenti giornalieri con le due strumentazioni ed inviano i risultati in tempo reale al dottor Carlone, che ne verifica la gravità, conferma la diagnosi o indica suggerimenti e/o la terapia.
Nell’Istituto di Pllane si accolgono circa 350 bambini, di cui 30-40 (mediamente) sono audiolesi; di questi audiolesi la metà vivono direttamente nell’Istituto che dispone di ambulatorio medico-infermieristico-logopedico ed audiometrico.
All’interno della struttura è attiva una scuola (Effatà) ove bambini audiolesi si integrano con bambini normoudenti; oltre ai bimbi audiolesi che sono ospitati dal convitto, altri bambini 15-20 audiolesi vengono portati, giornalmente, alla scuola Effatà per essere inseriti con i bambini normoudenti, dai propri famigliari.

Un progetto, portato avanti dal 2004 ad oggi, con l’impegno dei volontari, che ha dato buoni risultati nella cura delle patologie uditive nei bambini e che per il futuro necessita di ulteriori sforzi con la generosità e solidarietà di tante persone e benefattori che possono dare il proprio contributo rivolgendosi direttamente alla Caritas di Terni.