Cattedrale di Terni – stazione quaresimale e consegna della preghiera del Padre Nostro ai catecumeni

Il tempo forte di Quaresima e della Pasqua è un momento privilegiato per compiere un cammino interiore e rinnovare la propria vita spirituale, come Chiesa che cresce alla scuola dei suoi testimoni e nell’esperienza di comunione e di preghiera. Proprio l’idea della preghiera in comunione è una delle caratteristiche peculiari delle Stazioni quaresimali insieme all’altro elemento importantissimo, quello della memoria dei martiri.
A Terni, la stazione quaresimale nella Cattedrale è stata celebrata domenica 12 marzo. Il vescovo Piemontese ha accolto 11 catecumeni adulti, ai quali ha consegnato consegnato la preghiera del Padre nostro, e che riceveranno il Battesimo alla vigilia dell’Ascensione.
“La Quaresima è tempo di preparazione al battesimo o di riscoperta della nostra identità di cristiani singoli e di chiesa attraverso l’esercizio dinamico della penitenza-conversione – ha detto il vescovo -. Il cristiano è colui che è chiamato non per i suoi meriti o le sue opere, ma per il progetto di Dio e la sua grazia che ci è stata data in Gesù, che per noi è morto e risorto e per questo ha fatto risplendere anche in noi la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo”. “Nel battesimo siamo assimilati a Gesù e in Lui diventiamo figli del Padre e quando siamo uniti a Gesù, il figlio amato, Dio Padre esprime il suo compiacimento. La preghiera del Padre nostro, è la preghiera del figlio, del credente, del discepolo, del cristiano, che pone in Dio ogni fiducia e speranza. Sa che il Padre si prende cura in modo particolare dei suoi figli. Questa preghiera viene “consegnata” ai catecumeni per la prima volta e riconsegnata a tutti noi, che già l’abbiamo nel cuore perché Dio trasformi le nostre persone da uomini in figli, da singolari in sua famiglia, la Chiesa, coeredi della sua vita immortale”.
All’inizio della celebrazione sono stati presentati i due nuovi canonici del Capitolo della Cattedrale di Terni don Alessandro Rossini e don Claudio Bosi che hanno così iniziato il loro ministero. E’ stata quindi ricordata la memoria del vescovo Franco Gualdrini nell’anniversario della morte (22 marzo)
“Nelle stazioni quaresimali ci si ritrova per celebrare l’eucarestia sulle tombe dei martiri – ha aggiunto il vescovo – dei nostri santi pastori che in passato hanno annunciato la parola di Dio e hanno contribuito a fecondare questa comunità generandola di nuovi figli. Già nella chiesa di Roma, fondata dalla testimonianza speciale degli apostoli e dei martiri, fin dal IV-V secolo, si radunava, nella quaresima, insieme al Papa sulle tombe dei martiri per purificare la propria fede e testimonianza e ritrovare la propria identità. Una comunità che si raccoglie in preghiera nella memoria dei suoi testimoni della fede è una realtà dinamica, che cerca nelle radici della sua storia la forza per scrivere il proprio futuro”.
La stazione quaresimale nella Concattedrale di Amelia sarà celebrata domenica 26 marzo alle ore 17.30, nel ricordo di mons. Vincenzo Loiali nel 51° anniversario della morte, mentre la stazione quaresimale della Concattedrale di Narni sarà il 2 aprile alle ore 18.00.

L’OMELIA DEL VESCOVO