Domenica 8 dicembre 2024 alle ore 18.30 nella Cattedrale di Terni si è tenuto il concerto “Il viaggio di Maria” con l’eseguzione di brani natalizi della tradizione italiana elaborati per soli, coro e orchestra. Insieme alla musica, l’attore Fulvio Pepe ha declamato delle letture scelte sul Natale e sulla figura di Maria.
Il concerto è stato realizzato con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Terni, della Fondazione Carit, della Diocesi di Terni-Narni-Amelia e dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI.
Esecutori: Coro “Canticum Novum” di Solomeo, Coro voci bianche e giovanili “Mousikè”, Direttore Klara Lužnik, OTC Orchestra, Fulvio Pepe voce recitante, Fabio Ciofini direttore.
Letture tratte dalle opere di Jacopone da Todi, Tommaso da Celano, Tonino Bello, Erri De Luca. Musiche originali ed elaborazioni per coro e orchestra di brani natalizi della tradizione italiana di Luca Garbini.
IL VIAGGIO DI MARIA
La rappresentazione alterna letture, musiche originali e canti natalizi della tradizione italiana elaborati per coro e orchestra (Archi, Fiati e Pianoforte).
I testi strutturano il percorso proponendo all’inizio un estratto della celebre Lauda “Amor de caritate” del mistico umbro Jacopone da Todi, in cui l’autore identifica le parole Amore e Carità come due elementi essenziali di quel Dio che, per amore verso l’uomo, si incarna a immagine della sua creatura. Al centro della rappresentazione il racconto del primo presepe della storia: ottocento anni fa, San Francesco sceglieva il piccolo borgo di Greccio per realizzare la prima rievocazione della notte santa, minuziosamente raccontata da Tommaso da Celano e in seguito dipinta da Giotto negli affreschi della Basilica superiore di Assisi.
Al termine, gli auguri di Tonino Bello, gettano una luce di speranza nei cuori di coloro che attendono dal Natale una risposta alla propria povertà umana.
Tra questi testi si insinua il racconto tratto dal libro “In nome della madre” di Erri De Luca, in cui una ragazza, promessa sposa di un giovane poco più grande di lei, accetta di rompere tutti gli schemi e le convenzioni dell’epoca per assumersi la responsabilità di portare a compimento un progetto affidatole da uno sconosciuto messaggero entrato, senza avvisare, in casa sua. Il racconto di Erri de Luca esalta l’umanità della protagonista e del povero fidanzato che, dopo una fase di frastornante sconcerto, intuisce la grandiosità dell’esperienza vissuta dalla sua amata e decide di restarle a fianco. Inizia il viaggio della coppia verso una destinazione imposta da una legge romana, ma scelta da un’autorità superiore per adempiere a una promessa fatta secoli prima. I due ragazzi, novelli sposi, sono completamente ignari di tutto, ma si fidano. Lei è completamente assorbita dai pensieri sulla gravidanza e su come dovrà riuscire nell’impresa di far nascere il bambino senza l’aiuto di nessuno, affidandosi unicamente all’istinto che le parla forte e la rende sicura del fatto suo. Il povero Giuseppe, consapevole del proprio ruolo, cerca di aiutarla come può, ma capisce che lei ha una energia interiore che la conduce dritta per la sua strada e non accetta compromessi di sorta. Lui si fida e si affida al succedersi degli eventi.
Il viaggio di Maria è uno straordinaria testimonianza di fiducia nella vita, intesa come esperienza di momenti in cui l’abbandono resta la scelta migliore da compiere per poter vivere nel modo più intenso possibile ogni attimo dell’esistenza, anche e soprattutto quando le sicurezze e gli standard vengono spazzati via da eventi imprevedibili e più grandi.
La musica descrive la meraviglia e lo stupore di un’umanità che osserva il mistero di quest’atto d’amore, utilizzando, da strumento privilegiato qual è, un caleidoscopio di emozioni, dalle più nobili alle più tenere e pure, le quali hanno un inizio e un compimento nelle parole dell’antifona gregoriana “Puer natus est nobis”.