Cattedrale Terni – Veglia diocesana di Pentecoste “il fuoco dello Spirito trasformi la nostra Chiesa e ricomponga le divisioni in comunione perfetta”. – Le foto e il video

Sabato 27 maggio nella Cattedrale Santa Maria Assunta di Terni è stata celebrata la Veglia diocesana di Pentecoste, presieduta da mons. Francesco Antonio Soddu, con i rappresentanti dei vari movimenti ecclesiali, associazioni, parrocchie, in segno di unione e di preghiera comune, d’invocazione del dono dello Spirito santo sulla Diocesi, sulla Città e sul mondo, perché i cristiani siano, in questo mondo di violenza e di guerra, portatori di riconciliazione e di pace in tutti i luoghi di vita, soprattutto nei paesi martoriati dai conflitti.
La veglia ha avuto inizio sul sagrato della Cattedrale con l’accensione e la benedizione del fuoco, segno di luce e di speranza.
“Dal fuoco acceso dal Cero pasquale, segno e simbolo della luce di Cristo risorto, è comunicata a noi quella fiamma di amore. Illuminati e avvolti dalla potenza del suo calore, sia bruciata in noi ogni debolezza e peccato, per essere luce che illumina, fuoco che riscalda in un mondo contrassegnato dal buio del peccato e dal freddo degli egoismi”.
Quindi, in processione i fedeli, con un piccolo lumino in mano, sono entrati in chiesa, dove la liturgia è proseguita con le lutture dal libro della Genesi, dell’Esodo, del profeta Gioele, i Salmi, la lettera di San Paolo apostolo ai Romani, canti e invocazioni allo Spirito Santo, nella memoria del battesimo, nei gesti simbolici che ricordano i doni dello Spirito.
Dopo la benedizione dell’acqua, memoria del Battesimo, e l’aspersione dell’assemblea, le preghiere per la chiesa “capace di vivere la vera fraternità della famiglia di Dio, nella condivisione nella povertà”, per la famiglia, per i malati e sofferenti, per la pace in Ucraina e in ogni luogo dove aleggia la violenza e il conflitto, per i cristiani perchè siano generosi tesimoni della pace.
“La centralità della fede è Cristo – ha detto il vescovo -. Manda il tuo Spirito a rinnovare la terra, per cambiare il cuore, abitudini, tensioni che affliggono e portano le persone ad uno stato di schiavitù. Chi libera è il Signore attraverso il suo Spirito attraverso il rinnovamento del cuore di ciascuno di noi. Dio attraverso i segni del fuoco, dell’acqua, del vento manifesta e dona la sua forza benefica che è accolta da chi ha sete di giustizia, da chi ha sete di senso della vita; da chi ha sete di rapporti umani autentici che sono tali se stabili e non vanno a ricercare il proprio interesse; da chi ha sete di pace, dalla pace accolta che la pace conquistata da Gesù con la sua vita; da chi ha sete di Dio, tutti abbiamo sete di Dio. Se questa sete non è sentita si muore perché non ci si è abbeverati. Chiediamo aiuto al Signore perché ci faccia sentire questa sete”.