Cattedrale Terni – Veglia diocesana di Pentecoste 2022 – Le foto e il video

Sabato 4 giugno alle ore 21 nella Cattedrale Santa Maria Assunta di Terni è stata celebrata la Veglia diocesana di Pentecoste, presieduta da mons. Francesco Antonio Soddu.
La Pentecoste, festa che conclude il periodo pasquale, nel cinquantesimo giorno dopo la Pasqua con la discesa dello Spirito santo sugli apostoli riuniti nel cenacolo, viene celebrata a livello diocesano nella veglia con i rappresentanti dei vari movimenti ecclesiali, associazioni, parrocchie, in segno di unione e di preghiera comune, d’invocazione del dono dello Spirito santo sulla Diocesi, sulla Città e sul mondo, perché i cristiani siano, in questo mondo di violenza e di guerra, portatori di riconciliazione e di pace in tutti i luoghi di vita, soprattutto nei paesi martoriati dai conflitti. Una preghiera anche per tutti i cresimandi e cresimati che ricevono il dono dello Spirito Santo in questo anno.
La veglia ha avuto inizio sul sagrato della Cattedrale con l’accensione e la benedizione del fuoco, segno di luce e di speranza. Quindi, in processione i fedeli, con un piccolo lumino in mano, sono entrati in chiesa, dove la liturgia è proseguita con la parola di Dio, canti e invocazioni allo Spirito Santo, nella memoria del battesimo, nei gesti simbolici che ricordano i doni dello Spirito.
“Dal cero pasquale viene acceso il fuoco che simboleggia lo Spirito Santo – ha ricordato il vescovo Soddu -. Un tempo per rinnovare la terra, che nella preghiera è scandito dalle invocazioni a Dio, affinchè dalla pioggia benefica di se stesso sulla terra, essa venga rinnovata. La terra che è fatta di fragilità e peccaminosità che ci allontanano da Dio. In questo periodo del cammino sinodale della Chiesa ci viene chiesto di metterci in ascolto della voce dello Spirito che si manifesta anche attraverso la voce degli altri. La nostra attenzione non deve essere finalizzata al far coincidere tutto con il nostro pensiero, ma dobbiamo ricostruire il momento del cenacolo dove avviene la Pentecoste”.
Dopo la benedizione dell’acqua, memoria del Battesimo, e l’aspersione dell’assemblea, le preghiere per la pace in Ucraina e in ogni luogo dove aleggia la violenza e il conflitto, per i malati e i sofferenti, per i cristiani perchè siano generosi tesimoni della pace , è stato consegnato ai presenti un granello di sale. “Siete la luce del mondo, siete il sale della terra, dice il vangelo di Matteo – ha concluso il vescovo -. Dopo il segno del fuoco e della luce, il granello di sale ci rimanda all’ascolto della parola del Signore. Il  cristiano con la sua presenza è luce, è calore, è bellezza; il sale è il sapore che siamo chiamati a dare alla vita, senza scoraggiarsi anche nei periodi bui”.