Celebrazione per la Guardia di Finanza nella festa del patrono San Matteo

Il 21 settembre, nella festività di San Matteo patrono dei finanziari e doganieri, il vescovo Francesco Antonio Soddu ha presieduto nella basilica di San Valentino a Terni la celebrazione eucaristica per la festa regionale della Guardia di Finanza, alla quale hanno preso parte numerosi finanziari in servizio e in pensione, il comandante regionale della Guardia di Finanza generale Alberto Reda, il comandante provinciale di Terni capitano Matteo Filippi, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il prefetto di Perugia Armando Gradone, i presidente delle Province di Perugia e Terni, il sindaco di Terni Leonardo Latini e altre istituzioni civili e militari regionali. La messa è stata concelebrata da padre Johnson George Perumittath dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi e dal cappellano militare don Giuseppe Maria Balducci. Presenti i rappresentanti delle sezioni umbre dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia ed una nutrita rappresentanza di ufficiali e militari appartenenti ai Comandi e Reparti della Guardia di Finanza in Umbria e alla Scuola Addestramento di Specializzazione di Orvieto.
San Matteo apostolo ed evangelista, è stato proclamato patrono della Guardia di Finanza da papa Pio XII nel 1934, nell’auspicio che tutti gli appartenenti al Corpo possano, sul suo esempio, unire l’esercizio fedele del dovere verso lo Stato con la fedele sequela di Cristo.
Ricordando il patrono San Matteo, il vescovo ne ha evidenziato la figura di pubblicano e esattore delle tasse, di peccatore che si è convertito «scrivendo il primo Vangelo e dando la vita per Gesù. Matteo è esempio di come ci si possa riprendere e cominciare da capo, accogliendo la proposta che Gesù ci fa. “Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati” diceva Gesù ai discepoli. Nella vocazione di Matteo c’è la restituzione della vita, così il passaggio di Gesù nella nostra vita ci mette alla sua sequela. L’incontro con Gesù fu una rivoluzione nella vita di san Matteo, una conversione repentina, un dono di Dio, fino ad allora disperso, che viene riacquistato».
Facendo riferimento all’impegno quotidiano dei finanziari, il vescovo ha fatto una raccomandazione: «San Matteo sia nella vostra vita professionale e personale un faro che illumini sempre con il suo esempio la vostra opera di giustizia, di pace per il bene comune, vi assista e vi doni di essere giusti e gratificati dal servizio che svolgete».