Il centenario dell’ordinazione sacerdotale di mons. Vincenzo Lojali, vescovo di Amelia dal 1938 al 1966, aperto solennemente il 12 marzo nella Concattedrale di Amelia. Un centenario che sarà celebrato con vari eventi fino al Natale 2023, e che coinvolge tutta la Diocesi di Terni-Narni-Amelia, attore della Causa di Beatificazione del Servo di Dio mons. Lojali.
Il centenario dell’ordinazione sacerdotale di mons. Vincenzo Lojali è un punto focale straordinario per conoscere ed esaltare la ricchezza interiore, l’umiltà e la carità, e quello spirito di servizio che contraddistinsero tutta la vita e l’opera del Servo di Dio.
Ripercorrendo le tappe del suo ministero sacerdotale si evidenzia come il buon Dio ha preparato questo suo Servo ad incarnare una paternità spirituale sempre in crescendo e che con l’ordinazione episcopale si è tramuta in totale donazione o meglio è diventata un tutt’uno con essa, fino alla completa consumazione.
“Gesù, ecco la mia vita nelle mani tue, prendimi a te… … Tu sarai la mia vita… per te lavorerò, per te suderò, per te morirò… te farò conoscere, te farò amare…a te doppiante fratello, Ma che fratello! Un alto Tu. Sacerdos Alter Cristus!”. Era il 21 dicembre 1923 quando il seminarista Vincenzo Lojali annotava nei sui appunti di esercizi spirituali questi propositi, alla viglia dell’ordinazione sacerdotale ricevuta nella cappella del Seminario Romano Maggiore.
Quando il 17 agosto 1938 papa Pio XI nominò don Vincenzo Lojali vescovo di Amelia la diocesi salutò l’evento come un grande dono. I ventotto anni di episcopato hanno visto il vescovo Lojali percorrere in lungo e in largo la diocesi, visitare le famiglie, stare accanto a tutti i suoi figli in modo particolare durante il periodo della II guerra mondiale, accogliere ad ogni ora del giorno quanti a lui ricorrevano per ogni necessità, in modo particolare i poveri, che ebbero sempre un posto privilegiato nel suo cuore e che egli stesso andava a cercare e visitare con la sua innata discrezione. Sarà questa la ragione per cui, all’annuncio della morte, da tutta la diocesi accorsero in lacrime per salutare il loro Padre e con lo stesso amore riconoscente furono accolte le sue spoglie che furono traslate nella sua Cattedrale l’anno successivo. M. M.