Chiesa San Nicola a Stroncone – celebrazione a conclusione della visita pastorale

Con una bella, gioiosa e partecipata celebrazione eucaristica, domenica 26 maggio, sesta domenica di Pasqua, si è conclusa la visita pastorale del vescovo nella parrocchia dei Santi Michele arcangelo e San Nicola a Stroncone.
Una festa della comunità, che il vescovo ha ringraziato per l’accoglienza e per i bei momenti trascorsi insieme, nella reciproca conoscenza, nell’esperienza di fraternità e missione. In particolare il ringraziamento è andato al parroco padre Sergio Prina Cerai e alla comunità francescana, ai collaboratori e catechisti.
Giorni vissuti intensamente e scanditi da incontri preghiera, amicizia, comunione e conoscenza di questa realtà, incontri nelle scuole, nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, istituzionali in Comune. Una comunità che ha nella devozione al beato Antonio Vici, francescano di Stroncone, il suo fulcro e dove sono presenti diverse piccole realtà, sparse su un territorio vasto, e raggruppate in distinti agglomerati generalmente sorti attorno ad una chiesetta succursale.
“Voglio ringraziare il Signore per questa comunità – ha detto il vescovo – per il bene che sta seminando in questa comunità, per i desideri di bene che sono presenti in tanti di voi, messi a disposizione del Signore perché il Vangelo di Gesù sia annunciato, perché l’amore di Gesù sia accolto da tante altre persone. Una comunità cristiana che cammina in pace e in armonia. La catechesi settimanale degli adulti è un bel punto di riferimento per quanti vogliono crescere nella fede e mi auguro che sempre altri adulti possano associarsi perché se la fede non è alimentata si spegne e muore. L’attenzione ai genitori dei fanciulli è un aspetto di ricchezza di cui rendere lode al Signore; la presenza della fraternità dell’ordine Francescano secolare che porta avanti i suoi programmi e si dedica alla cura della carità tende ad integrare la testimonianza del carisma francescano portato dal primo ordine. La pastorale giovanile attraverso l’oratorio, il dopo cresima, il doposcuola sta prendendo organizzazione e slancio come le numerose associazioni di volontariato che sono un fiore all’occhiello di questa comunità”.
Il vescovo ha quindi indicato alcune mete e progetti da perseguire come quello di avviare una pastorale familiare con le tante coppie che sono presenti “perché possa crescere sempre di più la consapevolezza della dignità del sacramento del matrimonio, della famiglia cristiana, per dare aiuti di fede, speranza e carità alle numerose coppie che oggi vivono in grande difficoltà”, la pastorale giovanile che è agli inizi sia seguita e coltivata con forza forza partendo dalle indicazioni di Papa Francesco nell’esortazione apostolica “Christus vivit” per non “scoraggiarci ma essere più forti e più costanti delle difficoltà”. Ed infine il vescovo ha indicato la necessità di un’attenzione maggiore alla dimensione diocesana, un’apertura alla realtà missionaria “dobbiamo cogliere questa occasione per aprirsi alla universalità della missione”.