Condoglianze del vescovo per la morte del notaio Fulvio Sbrolli

Il vescovo Giuseppe Piemontese, rattristato per la morte del dott. Fulvio Sbrolli, intende essere vicino alla consorte signora Margherita, alle tre figlie Marta, Flavia e Clelia, ai familiari e a tutti i componenti lo studio notarile. L’affetto e la stima per l’amico Fulvio si tramutano oggi in sentimenti di partecipazione per la comune perdita.
A nome della Diocesi esprimo la riconoscenza per la pluriennale partecipazione al Consiglio Diocesano per gli Affari Economici, dove emergeva il professionista competente e lungimirante e nello stesso tempo il cristiano generoso e illuminato, che operava per il bene della Chiesa.
Mi piace ricordare la visita pastorale, da me compiuta al Consiglio Notarile di Terni, Spoleto e Orvieto, che Fulvio organizzò con tanta cura e delicatezza.
La città di Terni perde uno dei suoi figli migliori: un generoso, discreto e incisivo artigiano di cultura, di civismo e del tessuto comunitario.
Ai familiari e agli amici indichiamo e assicuriamo il conforto della fede, della preghiera e del Vangelo, dove è possibile intravedere la tessitura del mistero umano, il senso della vita e della morte, che non è l’ultima parola di questa nostra esistenza.
Gesù disse a Marta: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». (Gv 11, 25-26).