Festa della Maternità 2019

Da 26 anni la festa della Maternità fa rivivere una “esperienza di fede e di cristianesimo attivo” in cui, l’esaltazione della madre, richiama il ruolo che ad essa è stato affidato un progetto di Dio: attuare il perpetrarsi della vita in un atmosfera coinvolgente di amore, tenerezza e solidarietà.
Il messaggio che la Festa della Maternità vuole veicolare è fondamentalmente quello di finalizzare la vita ad una spiritualità che contribuisca a modificare l’egoismo e l’aridità con cui si è abituati a vivere, dando testimonianza, non solo di credo religioso, ma anche di maturità civile e presentare la maternità come preparazione, attesa e manifestazione di un evento che dà senso alla stessa storia di coppia, di cui costituiscono finalità primaria.

In occasione della Festa della Maternità vengono proposte iniziative volte alla sensibilizzazione verso le problematiche della maternità e alla riscoperta del suo valore primario, sia spirituale che umano, attraverso tavole rotonde animate dagli studenti delle Scuole Medie Superiori, conferenze, trasmissioni radiofoniche e televisive, mostre dei lavori degli studenti degli Istituti di Provincia.
Il tema scelto quest’anno per il concorso riservato agli studenti degli istituti secondari: “Ascoltare e ascoltarsi: cammino per crescere sul piano umano e sociale”.
La proposta rivolta ai giovani prende l’avvio dalla constatazione dei forti condizionamenti negativi esercitati sull’amore umano da una sociocultura omologante e deaffettivante, responsabile non poco dell’incapacità dell’uomo di dare voce alle emozioni e ai sentimenti, di ascoltare la propria affettività e di prendersi cura di essa e di rispettarla.

La festa della Maternità, promossa dall’associazione morale e culturale “Festa della maternità” e dalla parrocchia di Santa Maria dell’Oro, prevede tre appuntamenti: il 9 maggio alle ore 16 a palazzo Gazzoli con il Pomeriggio musicale animato dagli studenti del: Liceo Musicale Angeloni di Terni, Liceo Scientifico Donatelli di Terni, Liceo Artistico e Classico di Terni, Liceo Scientifico Galilei di Terni. Coordina: Prof. A. Veneri.
Sabato 11 maggio alle ore 9.00 al Museo diocesano di Terni la tavola rotonda “Ascoltare e ascoltarsi: cammino per crescere sul piano umano e sociale” con la premiazione del concorso per le scuole medie superiori. Introduce Francesca Baldizzone Gardenghi, presidente dell’associazione “Festa della Maternità”, coordina il prof. M. Petronio e prof. F.Dominici.
La festa religiosa sarà celebrata domenica 12 maggio alle ore 11 al santuario di Santa Maria dell’Oro presieduta da don Claudio Bosi, con la benedizione particolare a gestanti e mamme e in conclusione la consegna della pergamena ricordo e il brindisi augurale.

La “Festa della Maternità” fu istituita nel 1993 dal dott. Remo Valigi, che all’epoca operava ancora nel reparto ortopedico dell’Ospedale S. Maria di Terni. L’iniziativa voleva costituire un momento di riflessione contro lo smarrimento diffuso che tuttora demotiva molte famiglie coinvolte nelle difficoltà, e si proponeva un’opera di sensibilizzazione volta ad aprire le coscienze, affinché il valore della maternità fosse considerato in modo nuovo e quindi recuperato. Nel senso, cioè, che la maternità dovesse intendersi come dono divino e come valore umano, come testimonianza dell’accettazione della responsabilità della vita e, dunque, come prova di coerenza morale.
Così il 25 maggio 1993 nasceva l’Associazione Morale e Culturale “Festa della Maternità”, regolamentata da uno statuto.
Gli obiettivi specifici, contenuti nel relativo Statuto, si prefiggono di ripristinare i valori fondamentali dell’uomo, con particolare riferimento alla maternità, perseguendo la fratellanza ed il rispetto per la vita, e promuovendo a tal fine qualsiasi attività a scopo sociale, morale e culturale.
La Festa della Maternità viene, dunque, organizzata e promossa a cura di una libera associazione riafferma la maternità come completamento della personalità femminile, realizzazione di valori insostituibili ed espressione di vita che si realizza nella famiglia. L’esaltazione della maternità non è limitata a quella materiale, ma è considerata anche quella adottiva, riconoscendole la capacità di assolvere, con identica partecipazione affettiva, i compiti necessari.