Festa della Maternità a Colle dell’Oro

Da 30 anni la festa della Maternità fa rivivere una “esperienza di fede e di cristianesimo attivo” in cui, l’esaltazione della madre, richiama il ruolo che ad essa è stato affidato un progetto di Dio: attuare il perpetrarsi della vita in un atmosfera coinvolgente di amore, tenerezza e solidarietà.
La festa della Maternità, promossa dall’associazione morale e culturale “Festa della maternità” e dalla parrocchia di Santa Maria dell’Oro, prevede tre appuntamenti: il 12 maggio al Museo diocesano di Terni il Pomeriggio musicale animato dagli studenti degli istituti superiori.
Sabato 13 maggio al Museo diocesano di Terni la premiazione del concorso per le scuole medie superiori. 
La festa religiosa è stata celebrata sabato 13 maggio al santuario di Santa Maria dell’Oro presieduta dal vescovo Francesco Soddu, con la benedizione particolare a gestanti e mamme e in conclusione la consegna della pergamena ricordo e della preghiera della gestante alle 14 mamme. “Ciascuno di noi partecipa della generatività che appartiene a Dio – ha detto il vescovo – e che si concretizza nel dono del suo figlio. Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio. Così il frutto della maternità e paternità di ciascuno deve ritornare ad essere donato al mondo”.
Il messaggio che la Festa della Maternità vuole veicolare è fondamentalmente quello di finalizzare la vita ad una spiritualità che contribuisca a modificare l’egoismo e l’aridità con cui si è abituati a vivere, dando testimonianza, non solo di credo religioso, ma anche di maturità civile e presentare la maternità come preparazione, attesa e manifestazione di un evento che dà senso alla stessa storia di coppia.
La Festa della Maternità fu istituita nel 1993 dal dott. Remo Valigi, che all’epoca operava ancora nel reparto ortopedico dell’Ospedale S. Maria di Terni. L’iniziativa voleva costituire un momento di riflessione contro lo smarrimento diffuso che tuttora demotiva molte famiglie coinvolte nelle difficoltà, e si proponeva un’opera di sensibilizzazione volta ad aprire le coscienze, affinché il valore della maternità fosse considerato in modo nuovo e quindi recuperato. Nel senso, cioè, che la maternità dovesse intendersi come dono divino e come valore umano, come testimonianza dell’accettazione della responsabilità della vita e, dunque, come prova di coerenza morale.