Festa di San Giuseppe e pellegrinaggio statua Madonna di Lourdes

La presenza nella nostra Diocesi della bella effige della B.V. N.S. di Lourdes non poteva meglio coronare la festa di s. Giuseppe che oggi si celebra in tutta la Chiesa.
s. Giuseppe è lo sposo di Maria, così come abbiamo sentito dal vangelo di s. Matteo proclamato: “Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo”.
Maria e Giuseppe sono stati scelti/eletti da Dio perché il suo Figlio unigenito, il Verbo eterno potesse venire al mondo tramite Maria e lo Spirito Santo e potesse essere custodito, allevato, educato, cresciuto in una famiglia umana attraverso la presenza, premura e la fede di Giuseppe.
In questa nostra circostanza, nella quale siamo onorati di avere tra noi l’immagine della Madonna di Lourdes abbiamo pure l’opportunità di ricevere la ricchezza del messaggio che la Madonna ha affidato a Bernadetta che resta sempre e comunque irrorato dalla luce salvifica della Rivelazione, della Buona Notizia del Vangelo.
Siamo qui per accogliere Maria.
Il Vangelo ci insegna che accogliere Maria significa prendere nella nostra vita colui che ella porta, ossia Gesù. ciò significa che non si può accogliere Maria senza accogliere il Vangelo; nutrirsi del Vangelo, di Gesù: della sua Parola e del suo Corpo.
Carissimi fratelli e sorelle non sembri mai scontato quanto ho appena detto…. e
s. Giuseppe ci illumina, col suo esempio, ad accogliere Maria. “Non temere Giuseppe di prendere con te Maria…infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”.
S. Giuseppe, come fu per la sua esperienza, ci guida, pur tra la nebbia dei nostri dubbi e delle nostre incertezze, ad accogliere Maria, a non avere timore del Figlio che è in lei; questo figlio sarà per noi motivo di salvezza.
Carissimi fratelli e sorelle, tra gli intrecci che si possono trovare nel vangelo proclamato, penso sia molto significativo il passaggio in cui si dice: “Maria darà alla luce un figlio, opera dello Spirito Santo e tu lo chiamerai (gli darai il nome) Gesù”.
In pratica, quell’identità divina che procede dal Padre, mediante lo Spirito in Maria, è resa possibile di essere –per così dire- certificata anagraficamente attraverso l’intervento e l’azione di Giuseppe.
Questo significa che attualmente in noi l’identità di Gesù Salvatore deve essere certificata, ossia resa visibile attraverso l’opera di ciascuno nella nostra vita.
E in questo modo avremo la stupenda esperienza di vivere nella fede la famiglia di Nazareth.

Giuseppe è lo sposo di Maria. Ed essendo Maria Madre di Gesù e della Chiesa, s. Giuseppe è il patrono della Chiesa Universale.
Questo significa che sotto la sua custodia, così come lo fu per la famiglia di Nazareth, siamo anche noi, ciascuno di noi, le nostre famiglie, i nostri ambienti, i nostri progetti, i nostri desideri, i nostri sogni.
Ciò che caratterizza e sostiene la vitalità di questo patrocinio però è la grande fede di Giuseppe nell’accogliere nella sua vita il progetto di Dio, che in Maria si stava realizzando. /
Se veramente vogliamo accogliere ogni bene che si desidera, ogni bene che noi vogliamo, non dobbiamo avere timore di metterci nelle mani di Dio (!!!) ed accogliere Maria, perché Lei ci dona, in Gesù, la salvezza.

Il messaggio che parte da Lourdes e arriva fino a noi è contenuto certamente nelle apparizioni a s. Bernardetta, e che si condensa nella risposta alla domanda rivolta alla Signora da Bernadetta: “chi siete?” “Io sono l’Immacolata Concezione”.
Senza voler andare a rivisitare ogni particolare di questa attestazione, che conferma la definizione dogmatica sull’immacolato concepimento di Maria, io credo che possiamo raccogliere in lei, il dono immenso che Dio fa al mondo attraverso Maria, ossia suo Figlio, NSGC, unico salvatore del mondo.
Dall’accoglienza del dono, così come lo fu per s. Bernadetta, possiamo cogliere la gioia della preghiera; una preghiera fatta non tanto di parole, ma soprattutto di vita, ossia di atteggiamenti, di condotte buone; di condotte e atteggiamenti secondo il Vangelo di Gesù.
Andando innanzitutto ad abbeverarci alla sorgente di acqua viva, che disseta, lava, rigenera: il mistero Pasquale di Gesù che ci è dato con il Sacramento del Battesimo e reso fecondo attraverso il nutrimento degli altri sacramenti, specialmente quello dell’Eucaristia….
Così facendo in noi si genera la vita nuova, cioè lo stesso Gesù il quale, Buon Samaritano della storia, ha avuto particolare predilezione verso gli ammalati e gli esclusi, i poveri e i sofferenti.
Vedete come nel messaggio di Lourdes è presente praticamente e in maniera palpabile tutto il Vangelo di Gesù?!
Il messaggio di Lourdes pertanto non si riduce a una sorta di slogan quanto piuttosto contiene la persona medesima del Signore Gesù, che è e rimane sempre il centro della storia, del mondo e della vita di ciascuno. Fare a meno di questa centralità equivale a perdere l’orientamento, la bussola della vita e andare conseguentemente alla deriva. Maria, insieme a s. Giuseppe ci insegnano il modo con il quale si deve accogliere Gesù:
1. ascoltare la voce del Padre; (cfr)
2. essere disponibili all’azione dello Spirito; (cfr)
3. non avere paura.(cfr)
Mettendo in atto queste tre azioni fondamentali, siamo in grado di avvicinarci a Dio, ma mentre facciamo questo, ci accorgeremo che Lui è già entrato nella nostra vita. E così facendo potremmo anche rivolgere a Dio, mediante Maria SS.ma, le nostre preghiere fatte di vita vissuta, per gli ammalati, i sofferenti, per la pace, per le famiglie.
Carissimi fratelli e sorelle, specialmente in questo periodo della Storia mondiale, in cui viviamo l’incertezza continua circa la sopravvivenza del genere umano e dello stesso pianeta, a causa delle guerre e della possibilità dell’utilizzo delle armi di distruzione di massa, siamo invitati a rivolgere il nostro sguardo orante e metterci nelle mani della Regina della Pace.
Maria Santissima, che ha dato alla luce il Salvatore del mondo, ci illumini; guidi le menti e le azioni di chi detiene le sorti dei popoli perché tutte le armi e quanto si spende per la loro costruzione possa essere trasformato in strumenti di lavoro e di vita…e ognuno possa sentirsi amato da Dio ed accolto dai fratelli.
s. Giuseppe sposo di Maria ci stia vicino e ci conduca, anche in mezzo ai sentieri tortuosi della vita, verso la pienezza della salvezza.