Festival spiritualità teresiana – Mostra su santa Teresa d’Avila e conferenza di padre Angelo Gatto il 2 maggio

Ottavo appuntamento del Festival di spiritualità teresiana “Teresa tra azione e contemplazione” con la mostra nazionale itinerante su Santa Teresa d’Avila dal 2 al 10 maggio presso la Basilica carmelitana di San Valentino a Terni. Inaugurazione  sabato 2 maggio ore 16,30.

La mostra itinerante “Nata per te”,  realizzata dalla Provincia di S.Giuseppe dei Carmelitani Scalzi dell’Italia centrale, in occasione del V Centenario della nascita di Santa Teresa d’Avila, che sta girando per molti centri urbani italiani, arriva anche nella città di Terni proponendo un viaggio all’interno della spiritualità teresiana. L’immagine-simbolo della mostra, quella di Teresa in cammino con il bastone, denota l’estremo dinamismo del magistero di Teresa. Teresa è stata una donna sempre alla ricerca, una donna sempre al servizio di Cristo e della Chiesa, una donna apostolica.

I “cammini” che, da monaca “inquieta e vagabonda”, Teresa fa materialmente per fondare i suoi conventi descritti nelle sue due opere (la “Vita” e le “Fondazioni”) corrispondono a quelli spirituali che, più simbolicamente, teorizza nell’opera “Il Cammino di Perfezione” e nell’opera “Il Castello Interiore”.

Nella mostra sarà Teresa stessa a parlare ai visitatori, mediante frasi estrapolate dai suoi scritti, mediante la Sacra Scrittura, mediante immagini, attraverso pannelli e ed installazioni appositamente creati per ricostruire le varie tappe del viaggio di ciascuno di noi verso il centro dell’anima dove Dio abita. Il visitatore sarà pertanto sollecitato, nell’incontro con Teresa, alla verifica personale, alla riflessione, alla contemplazione, per interrogarsi, attraverso la sua esperienza, sulla presenza di Dio nella sua vita.

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“Teresa amante dei libri”, conferenza a cura di Padre Angelo Gatto OCD, sabato 2 maggio ore 17,00, presso la Basilica carmelitana di San Valentino a Terni

Teresa viveva in un’epoca in cui vigeva lo stereotipo sessista sulla donna che “la natura non avrebbe plasmato come adatta per lo studio e le scienze”. Nonostante questo  ingiusto e pesante clima culturale che condannava le donne ad essere solo moglie/madri analfabete o a divenire monache incolte (tanto più che i libri sacri erano in latino e non in lingua volgare), la famiglia di Teresa, tra i cui membri circolavano numerosi libri sacri e profani (racconti cavallereschi e vite dei santi), instilla in Teresa, sin da bambina, l’amore per la lettura offrendole numerose sollecitazioni, al punto che “se non avevo un libro nuovo, non mi sembrava di avere alcuna gioia” (Vita, 2,1).

La lettura delle lettere di San Girolamo sarà determinante per focalizzare la sua vocazione alla vita monastica. La lettura di altri libri la sostiene durante al malattia/convalescenza in convento. La lettura delle Confessioni di Sant’Agostino sarà determinante per la sua conversione, in età matura, ad uno stile di vita monastico più ascetico ed influenzerà il suo stile di scrittrice. Altri libri la guideranno nella elaborazione di un nuovo modo di meditare la Sacra Scrittura, di concepire la preghiera e la vita cristiana. Altri libri solleciteranno in Teresa una reazione critica agli eccessi di misticismo. I Vangeli e la Bibbia saranno fonte di ispirazione continua per la sua spiritualità.

Diventa allora importante scoprire quale è stata la sua formazione culturale e spirituale, quali sono state le molte letture, alcune addirittura vietate al tempo dalla Santa Inquisizione, che hanno giocato un ruolo fondamentale per l’elaborazione del suo magistero.