Giovanbattista Dal Prà

GIOVAN BATTISTA DAL PRA’
Nato a Chiuppano, nella diocesi di Padova, il 23 ottobre 1902, è ordinato sacerdote il 18 luglio 1926 a Padova.
Nel 1936 è nominato Arciprete e vicario foraneo di Conselve. Viene eletto vescovo di Terni e Narni il 6 aprile 1948 e ordinato vescovo nella chiesa di Conselve il 30 maggio.
Prende possesso della diocesi di Terni il 26 giugno e di quella di Narni il 4 luglio 1948.
Giunto a Terni la sua prima attenzione è rivolta al seminario, che trasferisce da Terni a Narni con l’apertura dell’anno scolastico 1948-49 rinnovandone il quadro dirigente e il corpo insegnante.
“Le porte del vescovado erano sempre aperte per i suoi sacerdoti – ricorda don Gino Contini nel volume La cattedrale Santa Maria Assunta in Terni – e con il 1949 ebbe inizio l’attività pastorale con la Peregrinatio Mariae che fu una grande missione al popolo sotto la protezione della Madonna che, con la sua immagine passava di parrocchia in parrochia, preceduta e accompagnata da un’intensa predicazione che segnò una vera mobilitazione per l’una e l’altra diocesi”.
Le diocesi mostrano vistose ferite della guerra e del dopoguerra. Si impone allora l’opera di ricostruzione del Santuario della Madonna del Ponte e della Cattedrale di Terni e la riparazione di tante altre chiese.
Ma sono anche gli anni della guerra fredda, del conflitto fra cattolici e anticlericali, particolarmente vivo in una città come Terni, governata dai comunisti.
Tra i grandi eventi diocesani avvenuti durante i 24 anni di episcopato di monsignor Dal Prà si ricordano i pellegrinaggi per l’Anno Santo, il primo grande pellgrinaggio degli operai delle due diocesi che porta all’udienza pontificia di Pio XII ottomila operai nel 1954e il secondo sotto il pontificato di Giovanni XXIII che vede la partecipazione di cinquemila persone; e ancora, le missioni popolari in tutte le parrocchie all’inizio degli anni sessanta, guidate dai volontari della Pro Civitate Christiana di Assisi. Ma è soprattutto il Concilio Vaticano II l’evento principale dell’episcopato di Dal Prà. Il vescovo di Terni e Narni partecipa a tutte le sessioni e si impegna per la sua attuazione a Terni promuovendo l’aggiornamento del clero e dei laici, e costituendo il consiglio presbiteriale e il consiglio pastorale diocesano.
Alla morte di monsignor Lojali, nel 1966, a Dal Prà viene affidata anche l’amministrazione apostolica della diocesi di Amelia.
Nel 1972 i gravi problemi di salute lo costringono a rassegnare le dimissioni. Si trasferisce in un appartamento in via Aminale (che oggi porta il suo nome) e si ritira nel silenzio e nella preghiera, celebrando ogni mattina la messa nella chiesetta di San Giovannino.
Vescovo emerito della diocesi per quasi vent’anni, muore il 6 marzo 1990.
E’ sepolto nella Cattedrale di Terni.

APPROFONDIMENTI
La buona stampa
dal Bollettino ufficiale delle diocesi di Terni e Narni del ‘49
Affinché l’Osservatore Romano della domenica continui a portare la pagina diocesana è necessario raggiungere la vendita di millecinquecento copie. Siamo ora a 850. Facciamo appello allo zelo dei nostri sacerdoti. Dove non si è ancora iniziata la diffusione settimanale, la si inizi subito; dove è già iniziata ci si sforzi di aumentare la diffusione.
Dire: “Nella mia parrocchia è impossibile”, è molto più comodo e facile che non tentare, che non mettersi a passare per le case che non organizzare una commissione incaricata della dispensa del giornale.
“Nella mia parrocchia nessuno legge, Provate un po’ a rendervi conto se non si leggono nella parrocchia libri o opuscoli immorali e giornali cattivi.
“Nella mia parrocchia sono tutti analfabeti.. Non è vero. Difficoltà vi sono certo.
Ma lo zelo è figlio della carità è carità. E la carità per le anime affidateci “omnia credit, omnia suffer, omnia sperat, omnia sustinet…Non ci persuaderemo mai che i nostri sacerdoti non abbiano abbastanza zelo per le anime se non quando essi stessi non cene abbiano dato le prove.