Gorbaciov a confronto con gli studenti

“In questo nuovo secolo che si è aperto la crisi ecologica va messa al primo posto”. Così è cominciato l’incontro di Michail Grobaciov con i giovani. L’ultimo presidente dell’Unione Sovietica, premio Nobel per la pace, ha voluto aprire la conferenza con gli studenti delle scuole ternane parlando di ambiente e di pace, temi strettamente connessi. “Stiamo sprecando le risorse per fabbricare le armi” ha infatti detto l’uomo che ha chiuso l’epoca della guerra fredda.
“Nessuna finalità – ha aggiunto – è positiva se si ottiene per mezzo dello spargimento di sangue. Se continuiamo a seguire i mezzi del secolo scorso i problemi del XXI secolo non troveranno soluzione”.

La soluzione ai problemi del mondo, invece, Gorbaciov sembra vederla nel Vangelo: “Mai la questione dell’amore cristiano per il prossimo è stata così urgente. L’amore e la solidarietà sono quello di cui disponiamo per superare tutte le minacce”. Non è un caso se una figura che torna in continuazione nei discorsi del premi Nobel sia Giovanni Paolo II. Ai 5000 ragazzi accorsi al Palaliomatic Gorbaciov ha voluto raccontare il suo primo incontro con il Pontefice, avvenuto in un ormai lontano 1989 che probabilmente ben pochi dei presenti potevano ricordare.

“Fino ad allora- ha cominciato l’ex premier – non c’erano stati rapporti tra URSS e Vaticano e l’attività del Papa contro i regimi totalitari era guardata con ostilità nel nostro paese. Quando con la Perestrojka abbiamo cercato di superare il regime totalitario e dare al paese la democrazia le nostre posizioni vennero a coincidere con quelle del Papa. Ricordo che quando arrivai in Vaticano non facevo che dirmi: a cosa poterà questo incontro?”. Per dieci minuti abbiamo parlato a quattr’occhi, in russo. Coincidevano molte cose nella nostra visione del mondo.

“Quegli sforzi che state facendo – disse Sua Santità – non solo ci interessano, ma li condividiamo”.

Quello che mi colpì del Papa fu il suo modo di condurre il dialogo: era tranquillo e ascoltava con molta attenzione l’interlocutore.

“Cari amici – ha concluso Gorbaciov – imparate ad ascoltare gli altri. Non cerate di fuggire se avete l’opportunità di dialogare. Avete con voi l’esempio, la lezione del XX secolo: con tutti i suoi aspetti positivi e negativi. Spero che questo incontro possa essere una lezione”.

Dopo l’intervento dell’ex Presidente URSS è stato il turno delle domande degli studenti: il comunismo, la Cina e Cuba, i massacri in Cecenia, la Perestrojka. Questi i temi delle tre domande, l’ultima delle quali è stata posta da una ragazza russa.

Gorbaciov ha espresso soddisfazione per la situazione della Cina “che dopo una crisi di vent’anni si sta risollevando” e solidarietà con il Popolo Ceceno e per Cuba, puntando il dito sull’embargo degli Stati Uniti. Riguardo Alla Perestrojka “Avevo bisogno di quindici, vent’anni per riformare l’Urss. Ma poi sono arrivato gli altri e hanno detto, noi ci metteremo solo tre anni”. E così si è conclusa la carriera politica di uno dei personaggi politici più importanti del XX secolo