GrEst 2019 – “Mettiti in gioco” il valore educativo del gioco vissuto nelle attività estive parrocchiali

“Tutto col gioco, niente per gioco”. Così diceva Baden Powell, fondatore dello scautismo. Da questa celebre frase prende vita il progetto educativo “Mettiti in gioco” che i GrEst delle parrocchie della diocesi hanno adottato per quest’estate, dal 10 giugno al 26 luglio, tutti i giorni dal lunedì al venerdì.
La sigla sta a indicare “Gruppo Estivo” dell’oratorio. È quindi ben più di un normale centro estivo. Il GrEst propone una crescita umana e spirituale del bambino sfruttando il grande valore educativo del gioco. In questi particolari centri estivi, ogni attività si inserisce nel chiaro progetto educativo. Tutto ciò viene anche incontro alle tante famiglie che hanno la necessità di gestire il periodo estivo dei figli dopo la chiusura delle scuole. Tutte queste attività sono tematizzate da una storia che fa da cornice.
Il tema di quest’anno è l’impegno come risposta allo spirito di santità. Nelle azioni che facciamo noi ci realizziamo e le azioni su cui investiamo di più ci dicono chi siamo e chi possiamo diventare. Parleremo di questo attraverso la dimensione del giocare. Il gioco è un linguaggio che insegna a mettersi in gioco, che dà degli obiettivi, che non distrugge mai gli avversari, che insegna le regole, che aiuta ad accettare la sconfitta
Per scardinare quel binomio logico di “santità = opzione possibile solo post-mortem” l’intera trama tematica parte dall’esortazione apostolica di Papa Francesco “Guadete et exultate”. Nonostante ci siano alcuni santi ad indicare una via, non bisogna pensare ai santi come coloro che già sono stati beatificati o canonizzati.
Non sarà troppo difficile da trasmettere ai bambini? O troppo noioso? Certo che no! Ovviamente i tanti ragazzi che svolgeranno servizio nell’animazione sapranno trasmettere questi temi attraverso il gioco, l’attività, i laboratori creativi, la musica, il canto e tanto altro che renderà unica l’estate dei bambini.
La storia “Mettiti in gioco”  è ambientata nel “villaggio dove nascono tutti i giochi”. Scopriremo che solo se “un bel gioco dura poco” può diventare carico di valore educativo. Il gioco infatti ci insegna a lavorare in squadra, a spenderci, a saper perdere, a rispettare le regole. Ogni giorno la storia ci porterà a riscoprire un gioco classico. Insomma quest’anno i nostri bambini, andando in parrocchia, troveranno un GrEst più divertente che mai. Il percorso di preghiera avrà come tema la figura dei santi, l’esempio tangibile di chi si è saputo impegnare.Le parrocchie della nostra diocesi che proporranno quest’attività sono circa 20. Questo numero cresce di anno in anno proprio per la consapevolezza da parte dei sacerdoti e degli animatori, dell’importanza educativa di questa proposta. Per formare gli animatori in vista dell’attività estiva, il Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile ha organizzato una giornata di presentazione invitando direttamente gli autori del progetto educativo: la cooperativa Animagiovane di Torino. Questa giornata è uno dei vari appuntamenti che consente di mettere in rete tutte le parrocchie facendole così lavorare a un progetto comune. La sfida educativa non è semplice ma è ormai chiaro a tutti che la Chiesa non può tirarsi indietro nella missione di far riscoprire ai bambini che vale la pena mettersi in gioco.