Il dibattito a San Cristoforo incontro con Andrea Tornielli: “La misericordia non sarà mai troppa”

«In un momento in cui hanno ricominciato a volteggiare i “corvi” e si cerca di indebolire lui e la sua riforma, Francesco appare assolutamente in pace. Ha gli occhi fissi sull’importante (e rischioso) viaggio in Africa di fine mese, che rappresenterà un anticipo dell’Anno Santo, e soprattutto è impegnato a trasmettere il messaggio della misericordia, cuore del suo pontificato». È quanto ha detto Andrea Tornielli, vaticanista de La Stampa e coordinatore del sito web Vatican Insider, nel corso dell’incontro intitolato «Il Giubileo della Misericordia e il mondo dei corvi. Famiglia, Sinodo e Anno Santo» che si è tenuto giovedì 12 novembre presso la chiesa parrocchiale di San Cristoforo a Terni.
«Il Papa continua a dover fare i conti con un mondo – lettere vere, lettere false, malattie presunte, coming out, rivelazioni vere, rivelazioni false – nel quale tutti cercano di insegnargli il suo mestiere disorientando la gente che invece vorrebbe capire» ha detto Tornielli. Che ha spiegato perché Francesco consideri così importante per il mondo contemporaneo il messaggio della misericordia, sulla scia di quanto già intuito e insegnato dai suoi immediati predecessori. «Il messaggio di Gesù è la misericordia. Per me, lo dico umilmente, è il messaggio più forte del Signore», aveva detto Papa Bergoglio il 17 marzo 2013, pochi giorni dopo la sua elezione, commentando il Vangelo di Giovanni che parla dell’adultera, la donna che gli scribi e farisei stavano per lapidare come prescritto dalla legge mosaica.
Tanti si chiedono come possa la Chiesa richiamare a una morale che poi non vive o sembra non vivere. «Ma vorrei ricordare – ha detto il giornalista – ciò che è veramente accaduto in questi giorni. I due libri con le carte trafugate fotografano la situazione dei primi mesi del pontificato. Quei documenti non sono il frutto di un’inchiesta giornalistica ma il frutto di un’inchiesta interna accuratissima, voluta da Francesco, per mettere mano alla riforma delle strutture finanziarie e amministrative del Vaticano. Molti passi in avanti sono stati fatti in questi due anni, anche se ancora c’è molto da fare».
Tornielli ha accennato anche al recente Sinodo sulla famiglia, trasformato «non per colpa dei soli giornalisti, in un derby con le opposte tifoserie» sul tema della comunione ai sacramenti ai divorziati risposati. È stato domandato: «Troppa misericordia rischia di far divenire la fede merce a buon mercato? Non esiste più l’esigente insegnamento morale della Chiesa?». «Cristianamente parlando – ha sottolineato il giornalista – non riesco neanche a immaginare come possa venire in mente a qualcuno che la misericordia possa essere “troppa”. Se uno ha minimamente coscienza dei propri peccati e dei propri limiti, la misericordia non sarà mai troppa».

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