E’ iniziato dalle periferie e dai più deboli, l’episcopato di Giuseppe Piemontese, con un invito all solidarietà e a non perdere le proprie radici.
Se il primo atto da vescovo di Terni dell’ex custode del Sacro Convento di Assisi – domenica 22 giugno – è stato l’incontro con gli ammalati, i medici e gli infermieri dell’Ospedale, subito dopo padre Giuseppe ha iniziato a visitare i borghi – più e meno remoti – della Diocesi.
Domenica stessa ha infatti amministrato le prime cresime a Ponte San Lorenzo, mentre martedì mattina è arrivato a Giove per celebrare la festa di San Giovanni Battista, sabato 28 giugno ha fatto l’ingresso ad Amelia e domenica 29 giugno ha amministrato le cresime a Finocchieto e Schifanoia.
«Nei piccoli comuni come il vostro – ha detto il Vescovo a Giove – si mantengono spesso valori e un senso di comunità che si sono persi altrove». «Come Chiesa – aggiunge – non abbiamo la chiave per risolvere i problemi. Ma abbiamo l’amore». «Possiamo dare tanto amore – continua il prelato – e un piccolo aiuto, a fondere la speranza perché ognuno possa essere sostenuto nel risollevarsi». «Penso sia importante che ci sia un comune impegno per la pace tra appartenenti a religioni di verse e tra mondo civile e mondo religioso». «Nello stemma di Giove – ha detto il Vescovo durante l’omelia – vedo delle radici pronunciate. Cerchiamo di non sradicare queste radici, ma di dare loro alimento, perché solo così potrà essere conservata la propria identità. Per questo vi chiedo di riscoprire le vostre radici cristiane e impegnarvi insieme a me a conoscere ed ad amare il Signore e ad annunciarlo, dovunque andate, perché oggi ce ne è molto bisogno perché gli uomini abbiamo speranza gioia».
Il 2 luglio il Vescovo ha visitato invece la mensa “San Valentino” gestita dalla Caritas, mentre il 4 luglio fa il suo ingresso a Narni.
VISITA ALLA MENSA “SAN VALENTINO”
LE CRESIME A PONTE SAN LORENZO
CRESIME A FINOCCHIETO