“L’uomo non ha bisogno solo di mangiare, ma di portare il pane a casa. Il lavoro è dignità. Chi è disoccupato o sotto occupato rischia di essere posto ai margini della società e di diventare vittima dell’esclusione sociale e scivolare nello scoraggiamento cronico o – peggio – nell’apatia”.
“Oggi la parola “solidarietà” rischia di essere esclusa dal dizionario, come fosse una parolaccia. L’attuale fase di crisi deve essere affrontata con gli strumenti della creatività e della solidarietà, guardando al futuro con fiducia e speranza. Se tutti ciascuno farà la propria parte, se ciascuno metterà al centro la persona e non il denaro, si consoliderà un atteggiamento di solidarietà e condivisione fraterna ispirato al Vangelo si potrà uscire dalla palude di una stagione economica lavorativa faticosa e difficile”.
Questo in sintesi il messaggio lanciato da papa Francesco nel corso dell’udienza organizzata per celebrare i 130 anni della fondazione delle acciaierie di Terni, che ha visto la presenza di oltre 7000 persone.
La giornata si è aperta alle 9 con la solenne celebrazione nella basilica di San Pietro presieduta dal vescovo Ernesto Vecchi, ed è proseguita nell’aula Paolo VI dove il papa ha incontrato le autorità, la dirigenza e gli operai delle acciaierie e i fedeli della Diocesi di Terni Narni Amelia, fermandosi a lungo a salutare i bambini, gli anziani e gli ammalati.
IL SALUTO DEL VESCOVO ERNESTO VECCHI, AMMINISTRATORE APOSTOLICO
L’OMELIA DEL VESCOVO ERNESTO VECCHI NELLA CELEBRAZIONE NELLA BASILICA DI SAN PIETRO