Martedì 20 febbraio alle ore 18 nella sala 4 del Cinema Politeama di Terni, è stata rappresentata la drammatizzazione in musica de “La passione di San Valentino” con Riccardo Leonelli voce recitante e Francesco Pepicelli al violoncello. La rappresentazione che unisce la storia di San Valentino alla luce dei nuovi studi effettuati dal prof. Edoardo D’Angelo, alla musica originale eseguita da alcuni allievi del conservatorio Briccialdi di Terni: Mimì Biaggi, Ludovico Portarena, Arianna Santorsola violinisti.
La drammatizzazione è stata introdotta dalla relazione del prof. Edoardo D’Angelo dell’Università di Napoli SOB che ha svolto studi accurati sulla Passio di San Valentino e sui personaggi storici che in essa vengono citati.
Sono 2 le fonti più antiche su san Valentino di Terni: il Martirologio Geronimiano riporta il dies Natalis (giorno della morte) al 14 febbraio, la città (Terni) e la Passio Sancti Valentini episcopi et martyris (BHL 8460). Secondo questo testo, Valentino, vescovo di Terni, viene chiamato a Roma da Cratone, ricchissimo e coltissimo filosofo di origine ateniese, che tiene una scuola frequentata dai rampolli delle più importanti famiglie senatorie dell’impero. Cratone ha un figlio, Cerimone, affetto da una gravissima forma di paralisi, che gli rende impossibile qualsiasi movimento e persino di profferire parola; il filosofo chiede a Valentino di guarirlo, promettendogli metà dei suoi averi. Valentino risponde che gli basta che Cratone si converta al cristianesimo. Valentino si chiude tutta la notte in una stanzetta col ragazzo, cantando inni al Signore. La mattina seguente Cerimone esce dalla stanza sulle sue gambe, chiama e corre ad abbracciare il padre e la madre! Cratone, tutta la sua familia, e tutti i suoi studenti si convertono al cristianesimo: tra costoro anche Abbondio, figlio del prefetto dell’Urbe. A questo punto il Senato dà ordine proprio al prefetto dell’Urbe, Furio Placido, di intervenire: e costui, «di notte e di nascosto», fa arrestare e giustiziare Valentino. Tre studenti di Cratone (Procolo, Efebo e Apollonio) ne recuperano il corpo e lo portano a sepoltura a Terni.
