Madonna del Ponte Narni scalo – celebrazione diocesana. Mons. Piemontese: “Senza esitazione volgiamo lo sguardo a Maria per apprendere come venire fuori da questo tempo di molteplici pandemie”.

Sulle orme di antichi pellegrini e recuperando la tradizione devozionale, la ripresa dell’attività pastorale ha visto la comunità diocesana riunita nella celebrazione al santuario della Madonna del Ponte di Narni Scalo. Una celebrazione in comunione e di affidamento della diocesi a Maria, che trova le sue radici nella devozione mariana, legata ad uno dei più importanti santuari mariani del territorio, quello della Madonna del Ponte, dove è custodita l’immagine di Maria con il Bambino, affrescata nella grotta all’interno del santuario, risalente al 1050 e da sempre molto venerata.
Il pellegrinaggio al santuario della Madonna del Ponte segna l’inizio dell’anno pastorale della comunità diocesana. “In questa circostanza affidiamo a Maria, al rientro dalle ferie e all’inizio di un nuovo anno pastorale, lo scorrere della vita ecclesiale, mettendoci alla scuola della Madre per imparare a conoscere, a seguire e ad amare Gesù – ha detto il vescovo Piemontese -. Nella casa di Nazareth possiamo apprendere come santificare la vita di ogni giorno: la fatica del lavoro, la bellezza dell’ascolto e delle relazioni calde e affettuose con Gesù, i rapporti di familiarità e di pacifica convivenza con i vicini concittadini. Alla scuola di Maria impareremo e conoscere i disegni di Dio e a realizzare i progetti e i programmi pastorali, che lo Spirito Santo man mano ci ispira. La nostra diocesi di Terni-Narni-Amelia, con tutte le comunità parrocchiali, oltre la specificità dei santi patroni, è una chiesa mariana. La presenza di Maria ha avuto nella nostra storia, fin dalla fondazione della Chiesa, una presenza e un ruolo predominante. Il popolo cristiano, guidato dai pastori, ha plasmato la propria spiritualità e identità alla scuola e nella casa di Maria”.

L’OMELIA DEL VESCOVO