Monastero della Clarisse Terni – celebrazioni per la solennità di Santa Chiara dedicate alla “santa unità” nello spirito sinodale

Presso il monastero delle clarisse della Santissima Annunziata di Colleluna a Terni, sarà ricordato il transito di santa Chiara, fondatrice delle clarisse. L’11 agosto, memoria del transito di Santa Chiara, alle ore 8 si terrà la solenne celebrazione in chiesa per tutti i fedeli.
La celebrazione è preceduta dal 2 al 9 agosto dalla novena che sviluppa la tematica della “santa unità”. La Novena si concluderà con la Veglia di Preghiera di giovedì 10 agosto alle ore 21 in chiesa con i fedeli. Dopo tre anni in cui non è stato possibile accogliere le persone con piena libertà a causa del Covid, con il cuore colmo di gioia, le suore sono liete  di poter ringraziare e accogliere quanti parteciperanno alla Celebrazione Eucaristica nel parlatorio della foresteria per un momento di condivisione fraterna, nello spirito della “letizia francescana”.

“La Solennità della Madre Santa Chiara per noi Sorelle Clarisse ogni anno è motivo per rendere Grazie al  ‘Padre delle Misericordie’ per il “DONO” che la Vita e la Vocazione di Chiara di Assisi è per tutta la Chiesa Universale e anche per la nostra Diocesi  in cui  siamo pienamente inserite e generosamente sostenute nel vivere la nostra vocazione di ‘Sorelle Povere di Santa Chiara nel 2023’ – scrivono le suore del monastero di Terni -. Sentiamo di essere “dentro”  il cammino di tutta la Chiesa Universale, che ci chiede di fare nostro lo Spirito della “sinodalità” in questo Terzo Millennio.  
Come comunità, lungo tutto questo anno, oltre all’attenzione a quanto ci veniva offerto dal Magistero della Chiesa, stiamo perseguendo un cammino comunitario in cui privilegiare il dialogo tra le sorelle e l’attenzione a tutto ciò che può intaccare la comunione fraterna; tutto questo con tracce di riflessione, domande specifiche e condivisioni comunitarie in cui ogni sorella ha il suo spazio per esprimersi. La “sinodalità” come “modo” di vivere la propria vita consacrata al Signore con sorelle che condividono la stessa vocazione, in una fraternità, è costitutivo del nostro Carisma.
Tutta la vita di Santa Chiara e delle sue sorelle si fonda sui pilastri della “Altissima Povertà e Santa Unità” come “cuore pulsante” dei primordi della vita comune in San Damiano  Dove “Santa Unità” non era una uniformità ma una consonanza del medesimo Spirito che mantiene insieme le diversità e da spazio e ascolto “anche al più piccolo”, come è riportato nella Regola da Lei stessa scritta, approvata dal Papa Innocenzo IV il 9 agosto 1253: “L’abbadessa sia tenuta a convocare a Capitolo le sue sorelle almeno una volta la settimana. lvi, tanto lei quanto le sorelle debbano accusarsi umilmente delle comuni e pubbliche mancanze e negligenze. Ivi ancora discuta con le sue sorelle circa le cose da fare per l’utilità e il bene del monastero. Spesso infatti il Signore manifesta ciò che è meglio al più piccolo.”

La vicenda della santa di Assisi coinvolge anche il territorio ternano. Infatti Chiara ammirò, fino a desiderare di imitarla, la testimonianza di fede dei Protomartiri Francescani uccisi in Marocco, originari dell’Umbria meridionale. Inoltre uno dei primi miracoli compiuti dalla Santa fu a favore di un bisognoso che sostava presso il Ponte di Narni.
La forma di vita dell’ordine clariano si fonda nel vivere in fraternità e nell’altissima povertà. La fraternità viene vissuta insieme nella comunione basata sull’accoglienza e il dialogo propria della spiritualità francescana.