Morte Papa Francesco – veglia di preghiera in Cattedrale il 21 aprile alle ore 21

Questa sera 21 aprile alle ore 21.00 la comunità diocesana, sacerdoti, associazioni, movimenti e fedeli si ritroveranno nella cattedrale a Terni per pregare per Papa Francesco tornato questa mattina alla Casa del Padre e affidarlo alla Sua Misericordia.
L’annuncio della morte di papa Francesco dato dal card. Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”.

Il pensiero del vescovo Soddu: “Un Papa che era visibilmente sofferente, ma la notizia della morte arriva comunque improvvisa e scuote ogni persona, in modo particolare coloro che cha chiamato a collaborare ed essere presenza fattiva della chiesa universale nella porzione del popolo di Dio che ci è stata affidata e parlo della chiesa di Terni-Narni-Amelia che si stringe alla chiesa universale per la preghiera affinche il Santo Padre sia accolto in paradiso come merita da Lazzaro, come i tanti lazzari che ha cercato di accogliere nella sua vita e a tutti ha trasmesso questa volontà di essere vicini a qualsiasi povero”.

L’UDIENZA PER LA DIOCESI DI TERNI NEI 130 ANNI DELL’ACCIAIERIA

PAPA FRANCESCO E IL MESSAGGIO PER I LAVORATORI DELLE ACCIAIERIE DI TERNI

Jorge Mario Bergoglio, pontefice dal 13 marzo del 2013 con il nome di Francesco è stato il 266° papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma. Negli ultimi mesi aveva sofferto di diversi problemi di salute per una infezione alle vie respiratorie che ciclicamente tornava a presentarsi e che lo ha costretto ad oltre un mese di ricovero al Gemelli di Roma a causa di una polmonite bilaterale. La sua ultima apparizione pubblica Domenica di Pasqua quando si era affacciato da San Pietro per la benedizione urbi et orbi pasquale, rinnovando l’appello per la pace per i paesi in guerra.
Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da una famiglia di origini piemontesi, è stato il primo pontefice proveniente dal continente sudamericano e il primo gesuita a salire al soglio pontificio. Nel Concistoro del 21 febbraio 2001, Giovanni Paolo II lo crea cardinale, del titolo di san Roberto Bellarmino. Nell’ottobre 2001 è nominato relatore generale aggiunto alla decima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, dedicata al ministero episcopale. Intanto in America latina la sua figura diventa sempre più popolare. Nel 2002 declina la nomina a presidente della Conferenza episcopale argentina, ma tre anni dopo viene eletto e poi riconfermato per un altro triennio nel 2008. La sua elezione, avvenuta il 13 marzo 2013 dopo la rinuncia di Benedetto XVI, ha segnato una svolta storica per la Chiesa, sia per la provenienza geografica sia per lo stile pastorale improntato a semplicità e vicinanza ai fedeli.
Le sue Ecicliche dall’ultima Dilexit nos (24 ottobre 2024), Fratelli tutti (3 ottobre 2020), Laudato si’ (24 maggio 2015), Lumen fidei (29 giugno 2013) sono improntate alla fraternità e amicizia sociale, vie indicate dal Pontefice per costruire un mondo migliore, più giusto e pacifico, e un rinnovamento ecclesiale sostenuto nel Sinodo della chiesa universale.