Museo diocesano – presentazione del restauro del trittico di Santa Maria della Neve

Lunedì 10 dicembre al Museo diocesano è stato presentato  il restauro del trittico de Santa Maria della Neve a Penna in Teverina.
Il dipinto di scuola fiamminga del  sec. XV, raffigura l’Immacolata concezione tra due santi, San Sebastiano, San Valentino, Dio Padre benedicente, Angeli, e si trova nella terza cappella della parete destra della chiesa di Penna in Teverina.
Il dipinto è composto dalle tre assi originali in legno di pioppo, smontate e ritagliate lungo tutti i bordi durante un intervento settecentesco, nuovamente accostate tra loro a spigolo vivo ed incollate. Le tavole appartengono ad una struttura che originariamente doveva essere un trittico a sportelli.
La tavola di Penna in Teverina ha subìto con certezza due interventi precedenti: la trasformazione sia strutturale che pittorica del XVIII secolo ed un intervento di revisione nel XX secolo, legati con ogni probabilità a lavori di ammodernamento della Chiesa di Santa Maria della Neve. Durante il primo intervento furono smontate le traversine originali della tavola principale ed il trittico a sportelli fu smembrato, resecato e privato della cornice con lo scopo di fame una tavola unica sulla quale applicare ex-voto. Dalle indagini RX emerge la presenza di chiodi metallici a sezione quadrangolare lungo i bordi, che servivano a fissare la cornice di contenimento alla tavola, inserita all’interno della nicchia d’altare in cui dal XVIII secolo è rimasta fino ad oggi. Sul retro dell’asse principale sono visibili, ai margini, zone di
piallatura che hanno messo in luce le numerose gallerie dovute ad attacchi di insetti xilofagi; questa operazione è stata eseguita per raccordare i diversi spessori delle assi dopo I’incollaggio delle stesse. Una preparazione con uno spessore disomogeneo, stesa senza creare una superficie piana, accoglie la decorazione a finto marmo. Come già descritto, sul fronte dell’opera una spessa e corposa stesura ricopriva i fondi andando a scontornare le figure della Madonna tra angeli, del Padre Eterno e dei Santi. Sono state individuate all’interno delle lacune della pellicola pittorica, ridipinture sul Padre Eterno, sul cartiglio e sulla metà del volto di San Sebastiano, sul naso dell’angelo in basso a sinistra e sul manto del Santo Vescovo.