Narni – rievocazione dell’offerta dei ceri per la festa di San Giovenale 2024

Il 2 maggio, alla vigilia della festa del patrono di Narni San Giovenale, si tiene la tradizionale cerimonia “De Cereis et Palii Offerendi”, l’offerta dei ceri e dei palii. Il corteo storico, i rappresentanti dei castelli del territorio narnese, le corporazioni di arti e mestieri, i terzieri, rappresentanti delle autorità comunali e il sindaco Lorenzo Lucarelli, hanno porto il proprio omaggio al vescovo della diocesi di Terni, Narni e Amelia mons. Francesco Antonio Soddu. Si rinnova così il gesto delle autorità comunali della città di Narni, delle sue contrade e dei rappresentanti delle arti, per l’offerta dei ceri a san Giovenale nelle mani del vescovo suo successore, secondo gli statuti della città del 1371. Un invito all’accoglienza, alla solidarietà e all’unità che trova la sua origine proprio nella testimonianza di San Giovenale primo vescovo di Narni vissuto nel IV secolo.
La consueta, simbolica liberazione del prigioniero, è stata rappresentata in un gesto concreto di aiuto a favore dell’inserimento lavorativo di persone con disabilità. Presente alla cerimonia una delegazione del Comune di Osilo (SS), città gemellata con Narni.
“Siamo chiamati a fare una verifica sapienziale di ciò che san Giovenale in questo tempo ci testimonia e indica. Chiediamo la sua benedizione e illuminazione per tutto ciò che comporta la nostra vita, in particolare l’attenzione per le persone in difficoltà, che nel gesto della liberazione del prigioniero, trova espressione e che si riverbera in quel gesto concreto di aiuto alle persone diversamente abili. Questo tempo arriva fino a noi nella tradizione bella, che passando di persona in persona, attraversa gli anni e la storia ma che non deve essere mai avulsa dal Vangelo che San Giovenale ha incarnato e che dovremmo meditare nel nostro cuore in modo che, anche per coloro che verrranno, sia una bella tradizione da conservare”.