Natale 2014 – Veglia della notte nella cattedrale di Terni

NOTTE di Natale 2014 – Terni
Adoriamo!

Cari fratelli e sorelle, siete usciti dalle vostre case, avete attraversato il buio della notte, avvolti da molti pensieri: nostalgia, magari ricordi di altri natali dell’infanzia, preoccupazioni, speranza, attesa di novità. Vogliamo fermarci a mettere a fuoco i nostri pensieri e tutte le altre realtà. Attendiamo qualcosa, che cambi le condizioni della nostra vita, che siano colmate le attese di benessere fisico, psicologico, economico, sociale, morale e spirituale.
Qui ci viene detto che l’appagamento delle nostre attese dipende essenzialmente dall’attesa e dall’incontro di Qualcuno: Gesù Cristo, figlio di Dio e di Maria di Nazareth.
Questa notte ha luogo la celebrazione – memoria dell’evento della nascita di Gesù. Dio si è fatto uomo, è venuto in mezzo a noi, annulla le distanze tra Dio e l’uomo, ha sposato la nostra povertà esistenziale ed economica per arricchirci della sua ricchezza e della sua Divinità.
La liturgia annulla la distanza spazio-temporale e ci aiuta ad incontrarlo
Già nell’Antico Testamento, il popolo immerso nelle tenebre della storia, ha intravisto il mistero e ha assaporato la gioia dell’intervento di Dio:
Abbiamo ascoltato: “Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva”.
La ragione di tanta gioia è proclamata nel Salmo Responsoriale: “Oggi è nato per noi il Salvatore”… e nella Seconda lettura: “Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone”.
Tale notizia non ci riempie di gioia perché siamo distratti o stentiamo a credere; non è parte del nostro orizzonte esistenziale la fede e la consapevolezza che Dio è con noi, si è fatto bambino, ci libera dai limiti, dalle debolezze e dal male.
Il Vangelo di Luca è l’annuncio che finalmente vuole destarci dalle tenebre e guidarci attraverso la fede all’incontro con Gesù.
L’evangelista Luca ci descrive questo contesto: nel tempo dell’imperatore Cesare Augusto, del Governatore della Siria Quirino, in occasione del primo censimento, dalla Galilea alla Giudea, a Betlemme, Giuseppe e Maria, che era incinta, vanno a farsi registrare. Luoghi geografici, tempi determinati e personaggi veri quelli che rappresentano le coordinate esistenziali nelle quali “Maria diede al mondo il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”.
Gesù, figlio di Dio viene al mondo come una normale creatura, anzi in una condizione di disagio per mancanza di alloggio e in estrema precarietà.
I primi destinatari della lieta notizia, raccontataci dall’evangelista Luca sono i pastori, gente semplice, disprezzata e per tanti versi emarginata. Ecco la buona notizia strabiliante che Luca ci trasmette attraverso la testimonianza degli angeli:”Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia”.
Questa pagina di Vangelo, questa notte è proclamata per noi, è la buona notizia per noi, perciò fermiamoci ad adorare!
Questa notte, il vescovo per la prima volta insieme a voi popolo di Dio della Chiesa di Terni Narni Amelia, incontra Gesù, Dio fatto uomo: adoriamo insieme! Ognuno con le sue preoccupazioni, sofferenze e speranze; quelle della città, delle famiglie con i bambini, della Diocesi, dei sacerdoti, dei seminaristi.
Nella celebrazione della messa, memoriale dell’incarnazione, passione, morte e risurrezione, incontriamo Gesù, partorito da Maria, avvolto in fasce e deposto nella mangiatoia: pane di vita, che viene da Betlemme, “la città del pane”.
Ci aiuti la testimonianza dei santi, in particolare quella di san Francesco d’Assisi, di san Giuseppe da Copertino che non si contenevano per la commozione e l’esultanza di fronte al Dio fatto uomo, alla piccolezza e alla povertà di Gesù.
Questa notte ringraziamo, contempliamo, adoriamo, speriamo, gioiamo, chiediamo a Maria:”mostraci Gesù”.

IL VIDEO DELLA CELEBRAZIONE