Parrocchia San Francesco Terni – apertura della visita pastorale del vescovo

Con l’accoglienza e la celebrazione della messa nella chiesa santuario di San Francesco di Assisi in Terni, ha avuto inizio il 24 gennaio, nella festività di San Francesco di Sales patrono dei salesiani, la visita pastorale. Momenti di preghiera e riflessione per verificare la qualità della vita cristiana, la vita di fede-speranza-carità nella comunità parrocchiale.
Il vescovo ha salutato la comunità ricordando come la visita pastorale nel percorso della vita cristiana di una comunità rappresenti un momento bello, alto, dove il popolo di Dio, alcuni ministri, sacerdoti, il vescovo “sono qui insieme ad accogliere il Signore, a sperimentare la sua presenza e riflettere sulla parola di Dio che dà slancio poi al cammino seguente della comunità verso la santità come ricorda papa Francesco nella Gaudete et exultate, la santità che è appannaggio di tutti, facendo bene il nostro dovere vivendo con intensità la vocazione a cui siamo chiamati”.
Il parroco don Guida Tessa ha dato il benvenuto, presentando la comunità e una breve storia della chiesa e della parrocchia, che si estende nel centro storico di Terni e che dal 1927 è affidata ai salesiani e dove si trova lo storico oratorio dove si sono formate intere generazioni di cristiani. Si estende sul territorio comprensivo di una parte del centro storico, la comunità è composta da 4500 persone, con la presenza di ternani, rumeni, albanesi, filippini, indiani, marocchini, africani delle zone Sub sahariana. Sono presenti famiglie anziane. Sono presenti tre istituti di scuola secondaria di secondo grado, due scuole secondarie di primo grado, una scuola primaria con circa 4000 studenti e alcuni istituti usufruiscono regolarmente degli ambienti della parrocchia per l’educazione motoria. Il territorio comprende anche la cappellania di Santa Maria degli Spiazzi di Piazza Dalmazia ora terremotata in attesa di essere aperta al culto.
Una comunità viva e articolata nelle varie espressioni ecclesiali, che sperimenta la comunione ecclesiale anche nell’accoglienza di tanti fedeli di altre zone, di tanti bambini del catechismo, nelle messe, nella catechesi e come punto di riferimento per il sacramento della Penitenza.
“La partecipazione degli adolescenti, dopo aver ricevuto la cresima – ha detto il parroco – si esprime attraverso i percorsi di formazione all’oratorio. Non mancano difficoltà nel dare continuità all’itinerario di formazione, spesso per la frammentazione degli impegni dei ragazzi e delle loro famiglie. Bisogna riconoscere che in questi anni un discreto gruppi di adolescenti e giovani partecipa attivamente alla vita dell’oratorio, con tempi di formazione, di servizio, di volontariato e l’animazione nello stile salesiano”.
La carità è espressa nella San Vincenzo che segue ben 40 famiglie, oltre a tante persone che bussano alla porta. Dall’esigenza concreta creatasi sul territorio di sempre più numerose famiglie in difficoltà economica, è nata negli ultimi anni la raccolta durante la seconda domenica del mese di generi alimentari. Un buon sostegno viene dal banco alimentare e da alcuni benefattori. “La San Vincenzo è portata avanti da pochi e bravi volontari e la speranza che possano essere aiutati da nuovi partecipanti”.
Una parrocchia dove è presente un ricco associazionismo che cerca di far crescere la fede, dai salesiani cooperatori salesiani che vivono il carisma e lo spirito di Don Bosco in mezzo ai fratelli, l’Azione Cattolica adulti, l’apostolato della preghiera, i gruppi di preghiera di Padre Pio, il gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo.