Parrocchia San Giuseppe lavoratore – apertura della visita pastorale

Con l’accoglienza e la liturgia di apertura è iniziata la visita pastorale del vescovo alla parrocchia di San Giuseppe Lavoratore di Terni. Ad accoglierlo nella chiesa parrocchiale il parroco padre Damian Frunza, la comunità francescana conventuale, il diacono Ideale Piantoni, gli accoliti insieme ai fedeli e rappresentanti delle varie realtà parrocchiali.
Il parroco ha dato il benvenuto, presentando la comunità e una breve storia della chiesa e della parrocchia che dalla sua costituzione è affidata alla cura pastorale dei Frati Minori Conventuali.
Una comunità composta da circa 4500 persone, viva, dinamica e partecipe abitualmente della vita della parrocchia, nei gruppi e attività pastorali, dalla catechesi per l’iniziazione cristiana, al gruppo liturgico, la corale, all’Ofs, lettori e ministri straordinari della comunione eucaristica, la carità e la comunità neocatecumenale, l’oratorio. “Lo zelo di buoni pastori che hanno guidato questa comunità – ha detto il parroco – e l’amore di Dio ha riversato in tantissimi uomini e donne il desiderio di santità e oggi è visibile in coloro che costruiscono il regno di Dio qui a San Giuseppe attraverso la preghiera quotidiana, nell’amore alla chiesa che si esprime nella generosità di vita e nel costante servizio alla parrocchia. Questi fratelli e queste sorelle sono il vero volto della chiesa credente e attraverso di essi risplende la presenza di Cristo che continua a chiamarci ad una via dell’amore”.
Il vescovo ha ricordato il senso della visita pastorale come momento di incontro e dialogo fraterno col vescovo, che viene a confermare la fede, a incoraggiare le persone e le comunità.
“Sono qui conoscervi, per sostenervi e incoraggiarvi a riprendere con rinnovato vigore il cammino di fede ad essere testimoni e seme di fede nei vostri ambienti di vita. Mi congratulo con questa comunità per il dinamismo e la presenza di tanti laici impegnati in vario modo al servizio della chiesa e dei fratelli. Questa comunità è fermento cristiano in questo territorio e ha creato una aggregazione attorno alla chiesa e a Gesù. Questo è motivo di ringraziamento e di incoraggiamento ad una prospettiva missionaria verso le tante persone che abitano qui, a cui va annunciato il Vangelo con le parole e con i gesti di carità, che vanno incrementati come testimonianza per coloro che vivono ai margini o hanno bisogno. E’ bello che tanti carismi e doni presenti si uniscano in questa comunità nella condivisione e collaborazione: continuate nell’accoglienza e operosità. Terni è sempre stata città accoglienza per tanti, negli anni passati, che venivano da ogni parte d’Italia. Oggi ancora di più non bisogna fare distinzioni nell’accoglienza”.