Ad Amelia presso la chiesa di San Massimiliano Kolbe è stato celebrato l’anniversario dei 25 anni della consacrazione della chiesa, con la messa presieduta dal vescovo Francesco Soddu e concelebrata dai Frati Francescani Minori, cui è affidata la parrocchia, e che si sono succeduti in questi 25 anni nella guida spirituale della comunità, dal primo parroco padre Alberto Spiccalunto, a padre Giuseppe Rossato, padre Alfredo Bucaioni e l’attuale parroco padre Sergio Prina Cerai, insieme ai viceparroci padre Simone Ceccobao, padre Stefano Nava, padre Massimo Reschiglian, e ai frati padre Rocco De Rosa, padre Stefano Tondelli e a don Andrè Nkongolo.
La parrocchia fu eretta canonicamente nel 1986 e subito iniziarono i lavori di costruzione della nuova chiesa nella prima periferia di Amelia. Dopo anni d’impegno e con il contributo di tante persone che hanno prestato la loro opera, il 30 aprile del 1998 la chiesa fu consacrata da parte di mons. Franco Gualdrini, allora vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, e di mons. Antonio Buoncristiani. Negli anni successivi la stessa struttira è stata portata a compimento dai successivi sacerdoti.
“In questa ricorrenza della dedicazione della chiesa – ha detto il vescovo Soddu – è importante ricordare le fondamenta della chiesa quelle di pietra di questo bell’edificio, ma ancora di più della comunità che siete voi, pietre vive che s’incontrano, tessono filamenti di una nuova storia che oggi celebriamo. Dall’incontro nasce la costruzione della storia. Quando ci si incontra, si ha l’esperienza di amicizia e ci si conosce di piu ci si rapporta e nasce l’amore. E’ quel rapporto stretto tra Dio e il suo popolo, tra il pastore e il suo gregge come ci ricorda il vangelo di questa quarta domenica del tempo di Pasqua e della Giornata Mondiale delle Vocazioni. La vicinanza del buon pastore è significativa: Gesù che sta davanti al gregge, guida il gregge e le pecore lo seguono perché riconoscono la sua voce. Se vogliamo la nostra realizzazione dobbiamo passare attraverso Gesù. La porta è segno della vita in entrata e in uscita, a volte stretta e difficile da varcare e per questo è necessario smussare gli angoli della vita, fare la cura dimagrante delle presunzioni e certezze e seguire il modello di Gesù che è quello che ha dato la vita per noi. Ad ogni cristiano è data la capacità di seguirlo, essere parte della chiesa secondo i suoi desideri e non secondo i nostri, chiedere allo Spirito di farci capire qual è il nostrio posto all’interno della chiesa e darci da fare come membra vive della sua chiesa”.
Un grande applauso ha salutato padre Alberto Spiccalunto che salutando e ringraziando i parrocchiani di ieri e di oggi ha ricordato i dodici anni di lavoro e le tante difficoltà affrontate con il suppurto di tante persone generose.
Al termine è stata consegnata una mattonella in ceramica raffigurante la chiesa a ricordo dell’anniversario ed è stato proiettato un documetario che ripercorre questi 25 anni di storia della parrocchia e della comunità.
Parrocchia San Massimiliano Kolbe Amelia – celebrazione per i 25 anni della consacrazione della chiesa
