Parrocchia San Pietro Terni – cerimonia di apertura della visita pastorale

Con l’accoglienza e la cerimonia di apertura con la preghiera dei Vespri è iniziata la visita pastorale del vescovo alla parrocchia di San Pietro apostolo a Terni. Ad accoglierlo i parroci don Adolfo Bettini e don Francesco Vaccarini, i bambini e ragazzi dell’iniziazione cristiana, ministranti, coro e fedeli.
Il parroco don Francesco ha presentato la comunità parrocchiale e la storia antica di questa chiesa che fu nel III secolo, con tutta probabilità la prima cattedrale della città, ricordando anche il vincolo spirituale di affinità con la basilica papale di San Pietro in Roma con la grazia delle indulgenze plenarie e l’annuale pellegrinaggio alla cattedrale di San Pietro.
“La nostra chiesa ha una genesi antica – ha detto don Francesco – ed è stata protagonista di eventi sostanziali per la storia della città, la sua origine risale ai primi secoli del cristianesimo eretta dal vescovo Sant’Antimo e fu consacrata nel 203 da San Feliciano allora vescovo di Foligno. Nel tredicesimo secolo e per circa settecento anni è stata affidata alla cura dei frati agostiniani e in essa sono passati numerosi papi e alti prelati di passaggio verso Roma. Nel 2004 la parrocchia è stata affidata ai sacerdoti diocesani”.
Una comunità viva e articolata nei vari ministeri presenti, dagli accoliti ai lettori, ministranti e operatori della carità, coro, gruppi di preghiera e associazioni, che sperimenta la comunione ecclesiale e che accoglie anche fedeli di altre zone, che hanno scelto di fare un cammino di fede in questa comunità, un cammino che sia sempre più famiglia di famiglie cristiane, chiesa con una fede operosa e carità disinteressata.
La parrocchia è composta da circa seimila persone tra il centro città e l’ampia zona nuova fuori dal centro cittadino. La formazione parrocchiale avviene con incontri settimanali di catechesi e la scuola di preghiera a partire dall’anno liturgico e dalla celebrazione domenicale.
Il vescovo ha ringraziato per l’accoglienza “in questa porzione di chiesa con una storia gloriosa nel cuore della città” – ha detto, spiegando poi il senso della visita pastorale, come momento di incontro e dialogo fraterno col vescovo, che viene a confermare la fede, a incoraggiare le persone e le comunità. La visita pastorale è un’occasione per verificare la qualità della vita cristiana, la vita di fede-speranza-carità nella comunità parrocchiale.
“Il vescovo viene per incoraggiare – ha detto – perchè si realizzi la comunione nel Signore, non per motivi umani, ma perchè ci sforziamo di amare il Signore e di amarci tra di noi, per far sì che il nostro sia un cammino alla sequela del Signore. Il vescovo viene a portare conforto, consolazione, speranza, alla comunità, ai sacerdoti. La visita pastorale è la possibilità di stare insieme alcuni giorni parlare delle cose di Dio, manifestarsi le difficoltà, fare un’esperienza di chiesa, fare un discernimento per verificare la fedeltà al Signore. Tutto questo in un clima di festa, di preghiera, di confronto, di dialogo”.
Il vescovo ha quindi incontrato il gruppo dei ministranti e il consiglio pastorale parrocchiale.