Parrocchia Santi Giuseppe, Egidio e Marina di Nera Montoro-Montoro – apertura visita pastorale e incontro con i malati

Con l’accoglienza e la cerimonia di apertura nella chiesa di Sant’Egidio a Montoro ha avuto inizio il 15 novembre la visita pastorale alla parrocchia di Monto-NeraMontoro-Stifone. Momenti di preghiera e riflessione per verificare la qualità della vita cristiana, la vita di fede-speranza-carità nella comunità parrocchiale.
Il parroco don Pietro Blai ha presentato la comunità e la parrocchia che si estende su tre borghi principali e su un territorio piuttosto esteso. Una comunità composta da circa 1200 persone prevalentemente anziani, che vive una fede legata alla tradizione.
“La nostra comunità sta invecchiando – ha detto il parroco – ci sono molti anziani, abbiamo circa una quarantina di ammalati, immigrati, disoccupati, ma con l’impegno del gruppo Caritas cerchiamo di promuovere la solidarietà e la carità. Abbiamo bisogno del rafforzare la nostra fede con un nuovo annuncio, desideriamo lasciarci istruire dalle parole del vangelo e dall’esempio di Maria. La nostra pastorale è rivolta in modo particolare agli anziani ai giovani. La centralità della domenica è fondamentale, anche se la partecipazione non è molta. Ma cerchiamo di seguire la scuola del Vangelo, alcune iniziative di catechesi bibliche, il gruppo della preghiera di Padre Pio, l’adorazione l’ultimo giovedì del mese, il triduo per le feste patronali e le liturgie dei tempi forti dell’anno liturgico, il cammino di iniziazione cristiana dei ragazzi che richiede un maggior coinvolgimento dei genitori, che faticano a volte, a mantenere viva la partecipazione a un itinerario di formazione. La carità cristiana è al centro delle nostre iniziative. Seguiamo una ventina di famiglie, oltre tante persone di passaggio. C’è l’associazione Ados delle donne operate al seno che si riuniscono, pregano, incoraggiano le persone che vivono queste esperienze difficili. La parrocchia è multietnica, dove convivono sedici nazionalità, accogliendo le famiglie dall’Africa, dall’india, dal Bangladesh e dall’Est Europa. Nei locali della Valdarno sono ospitati 24 ragazzi del Gabon, a Recentino 15 del Bangladesh e i parrocchiani si sono dimostrati accoglienti verso di loro”.
Nella comunità di Montoro ci sono tre Chiese, due dedicate a Sant’Egidio, e una a Santa Maria Assunta. La Baronale fu edificata nella prima metà dell’700. Fu restaurata e modificata da Don Salvatore Ferdinandi nel 78-79 con il rifacimento del tetto, risistemazione dell’abside, abbattimento della balaustre e sistemazione dell’altare, elettrificazione delle campane. La seconda è la Chiesa di Sant’Egidio Vecchio, è romanica. Finiti i restauri attualmente e luogo di conferenze e film per i parrocchiani. La Chiesa di Nera Montoro viene costruita nel 1937, è dedicata a San Giuseppe Lavoratore. La Chiesa di Stifone e dedicata a Santa Marina, è medievale ed è stata restaurata e modificata nel 1600. E’ in fase di manutenzione straordinaria.
Il vescovo ha ringraziato per l’accoglienza festante dei bambini e ha ricordato l’importanza di essere comunità cristiana: “Vi suggerisco di vivere intensamente lo spirito del vostro paese ritrovandovi insieme la domenica nell’eucarestia. La messa attorno a Gesù ci fa diventare un corpo solo e un’anima sola, ci aiuta a ricaricarci lo spirito di speranza. Poi avete anche le vostre tradizioni, a cui tenete tanto e attorno alle tradizioni può crescere ulteriormente l’identità di questa piccola comunità cristiana. Attenzione però che le tradizioni non siano un involucro vuoto, ma pieno della spiritualità del senso di ciò che si fa. Occorre approfondire il senso della della spiritualità del patrono, altrimenti si fanno solo feste esteriori, che non accrescono la nostra fede, la nostra vita cristiana”.

Nella visita pastorale, un particolare momento è stato quello dedicato alla visita ai malati di Montoro e Nera Montoro.
Il vescovo, in un clima di grande gioia e familiarità, di attesa e commozione, ha dialogato, pregato con loro, donando un rosario e impartendo la benedizione.