Pasqua 2020 – omelia del Giovedì santo

La condizione di cristiani, costretti dalla pandemia a celebrare stando in casa la Pasqua del
Signore.
Tristezza, mortificazione, ma anche opportunità per avere maggiore consapevolezza e dare
sostanza a ciò che celebriamo spiritualmente.
La famiglia riunita; il papà e la mamma sacerdoti, tutti i componenti: Chiesa domestica, che
celebra sulla scia di ciò che si celebra in chiesa e in maniera più partecipata e sentita.
Richiamiamo il senso di questi giorni santi.
1. Il Significato della nostra celebrazione.
Inizio del Triduo Sacro di Gesù Cristo crocifisso e morto – Sepolto – Risorto
Non una preparazione alla Pasqua, ma la celebrazione della Pasqua in tre giorni, in cui Cristo
“morendo ha distrutto l morte e risorgendo ha ridato a noi la vita” (prefazio pasquale).
Nel segno della cena si anticipa la passione, la morte e la risurrezione di Gesù. Gesù rinnova la
Nuova ed eterna alleanza.
Celebriamo ogni domenica la cena del Signore, il memoriale della Pasqua del Signore, ma forse
la forza dell’abitudine non fa comprendere la ricchezza e bellezza di ciò che facciamo.
Gesù, in mezzo a noi, nei segni della Parola, dei ministri, della comunità, del pane e del vino,
nella ripetizione dei suoi gesti e delle sue parole, rinnova per noi la cena pasquale e anticipa la
sua passione e morte e risurrezione. Gesù vivo e vero è con noi, tra di noi, in noi.
Soprattutto in questo tempo di sofferenza e di esperienza della passione nella nostra carne, e
nella esistenza comune.
2. In ciò che Gesù ha fatto, vi è una insistenza, rimarcata ripetutamente: fate questo in
memoria di me
Seconda Lettura: Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che ‘a mia volta vi ho trasmesso: il
Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo
spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova
Alleanza nel mio sangue,’ fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
N oi nella Eucarestia facciamo il memoriale dell ‘Ultima cena, della Pasqua, per noi finché Egli
venga.
4. Nel Vangelo di Giovanni Gesù sottolinea il suo amore non solo nel gesto di donare il
pane e il vino, ma anche nella consegna del comandamento dell’amore nella forma del
servizio. Consegna del servizio: “cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad
asciugarli”. Poi rimarca: “Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi,
anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché
anche voi facciate come io ho fatto a voi”.

5.
Al Canto al Vangelo (Gv 13,34) viene ricordata la Consegna del comandamento dell’amore
vicendevole: “Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, così
amatevi anche voi gli uni gli altri”.
C’è il ritornello, che viene riportato in maniera assillante: Fate questo in memoria di me … fate
come ho fatto io.
1. Rinnovare il memoriale della Pasqua, Nuova ed eterna Alleanza per ciascuno di noi le
nostre comunità
2. Gesù che si fa pane affida a noi l’incarico di farei pane per i nostri simili, fratelli:
spezzare il pane per gli altri
3. Giovanni sottolinea il comandamento del servizio: lavarci i piedi gli uni gli altri …
seguire l’esempio di Gesù. La caratteristica del discepolo è il servizio tanto più fattivo
quanto più grande è l’amore per il Signore e i fratelli per amor suo.
4. Non possiamo ridurre la nostra obbedienza a Gesù solo all’aspetto liturgico … potrebbe
essere alienante e fuorviante. Ognuno di noi si può interrogare ed esaminare la qualità
del proprio servizio, di genitori, figli, frati, suore, preti, vescovo, politici, operai,
imprenditori, uomini e donne.
5. Gesù ci amò … fino alla fine. La totalità senza condizione è la misura dell’amore e del
serVIZIO.
6. In questo periodo abbiamo assistito alla testimonianza di amore da parte di tante
persone: medici, infermieri, volontari, forze dell’Ordine, sacerdoti, cristiani comuni,
tanti giovani … il mondo pur colpito dalla sofferenza, si è arricchito di generosità e di
amore. L’amore che si fa carità e che scaturisce dalla croce di Gesù.
Siamo in quarantena, distanti, ma non isolati … in Gesù miglioriamo questo mondo.
Alla scuola di Gesù, che si offre per noi, nella passione, nella morte, nell ‘Eucarestia
troviamo gioia, salvezza e amore.
+ P. Giuseppe Piemontese OFM Conv