Pellegrinaggio dei Protomartiri Francescani dalla Cattedrale alla chiesa di Santa Maria della Pace a Valenza

Nella vigilia della festa dei Protomartiri Francescani e in preparazione al gemellaggio tra i cammini dei Protomartiri e quello di sant’Antonio, si è svolto domenica 14 gennaio il pellegrinaggio dalla cattedrale di Terni alla chiesa di Santa Maria della Pace in Valenza, luogo di partenza del cammino dei Protomartiri Francescani, e primo appuntamento verso il Giubileo 2025 “Pellegrini di Speranza” nell’anno dedicato alla preghiera. Un cammino molto partecipato, al quale ha preso parte anche il vescovo Francesco Soddu che, in puazza Duomo ha recitato la preghiera dei Protomartiri e benedetto i pellegrini. Percorrendo le vie del centro città e il parco de Le Grazie, i pellegrini hanno raggiunto la chiesa di Santa Maria delle Grazie recentemente restaurata e riaperta al culto, edificata nel Quattrocento come chiesa di un complesso monastico francescano. I responsabili della Confraternita San Giuseppe e San Francesco di Paola cui è affidata la cura della chiesa hanno accolto i pellegrini e illustrato gli aspetti artistici e spirituali legati alla chiesa.
Il pellegrinaggio è proseguito lungo il quartiere Le Grazie per raggiungere la chiesa di Santa Maria della Pace, dove padre Pietro Messa esperto di storia francescana, ha ripercorso la storia della presenza di san Francesco a Terni e nella valle reatina e la vicenda dei cinque giovani originari della valle ternana, seguaci di san Francesco e martirizzati in Marocco divenendo i santi Protomartiri Francescani, attraverso la lettura del ciclo pittorico di Stefano di Stasio che si trova nella chiesa di Santa Maria della Pace a Valenza. Nella catechesi di padre Pietro Messa tanti spunti di attualità nel rapporto e dialogo tra civiltà e religioni, dialogo che nella preghiera trova la sua espressione principale, nel ritrovarsi insieme per pregare, che è l’unico senso religioso che è proprio di ogni uomo e della spiritualità di ogni religione. L’incontro di san Francesco con il sultano è espressione di mondi religiosi dialoganti. Cogliere gli aspetti della storia dei protomartiri che oggi possono essere attuali  nella preghiera. I protomartiri sono uomini di preghiera, hanno una spiritualità liturgica che forma ad una fede integrale, contro gli integralismo. “Noi siamo nella terra di san Valentino – ha detto padre Pietro – la città dell’amore. Il grande dramma dell’Europa oggi è la disgiunzione delle parole amore e sacrificio, che si manifesta anche a livello liturgico. Un amore senza sacrificio è melassa, il sacrifico se non è mosso dall’amore incattivisce. I protomartiri che con la loro testimonianza di sacrifico e di amore hanno affascinato Fernando da Lisbona che è diventato poi Sant’Antonio francescano e grande testimone di fede e di pace”.

LA PREGHIERA PELLEGRINAGGIO PROTOMARTIRI