In un clima di familiarità e amicizia il vescovo Francesco Soddu ha incontrato operatori, ospiti e amici della comunità Casa del Giovane di Piediluco. Un momento di festa e condivisione celebrativo nello spirito di accoglienza, fraternità e comunione che è sempre stato alla base dell’opera sociale della Casa del Giovane nel territorio di Piediluco.
Un’opera nata nel 1954 dalla felice intuizione di don Mario Baciarelli per decenni parroco del borgo lacustre. Un’opera di carità e dedizione ai più bisognosi, nell’accoglienza dei bambini senza famiglia e senza casa, orfani e comunque non seguiti dai loro genitori.
E’ stata la presidente della cooperativa sociale Tabor, Cristina Pocetta, a tracciare la storia dell’opera e dell’attività svolta, che dal 2000 gestisce progetti sociali per pazienti con disturbi psichici, nel progetto di un reinserimento sociale e volto a migliorare la qualità della vita.
Laboratori di produzioni artigianali con carta riciclata, corniceria, grafica, fotografia e scrittura, teatro sono alcune delle attività terapeuiche a cui si dedicano alcuni dei 20 ospiti della struttura, uniti all’animazione territoriale, il reinserimento sociale, la consulenza e primi aiuti, l’accoglienza in generale.
Un’integrazione con la realtà sociale del borgo di Piediluco che sempre è stata al centro della vita della comunità, secondo l’insegnamento di don Mario, un esempio grande di carità, che apri la sua canonica ai poveri e abbandonati e, poiché questa era piccola, la ingrandì acquistando un rudere adiacente, ricostruendolo per adattarlo ad ospitare dei ragazzi. Don Mario era un vero uomo di Dio, amante dell’umanità sofferente.
Nella casa sono passati oltre 1200 ragazzi che, grazie all’opera di don Mario, hanno potuto vivere in una vera famiglia, formarsi e avere una vita dignitosa.
Il vescovo Soddu ha salutato calorosamente tutti gli ospiti della comunità e ha dialogato con loro, sottolineando la bellezza per tutti loro di vivere in una grande famiglia, sostenuti e affiancati da tante persone che si prendono cura di loro con dedizione, affetto, donando serenità e benessere.
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