Fiduciosi e umili, seguendo la scia dei nostri padri, è stato rinnovato l’atto di affidamento e di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, giovedì 19 marzo, festa di san Giuseppe e giornata dedicata dai vescovi alla preghiera per l’Italia.
“In quest’ora tragica è incerta, di universale pericolo, di malattia e di morte – ha detto il vescovo nell’omelia – quando nella forzata reclusione dello stare a casa per giorni che sembrano interminabili, prendiamo coscienza dello spreco del tempo e dello sciupio di tanto amore nei rapporti umani mancati, intravediamo la banalità di tante scelte, l’incoerenza di tanti nostri comportamenti, i pregiudizi nelle relazioni tra i componenti della stessa umanità, tutti ugualmente deboli e permeabili dall’epidemia del Coronavirus, insomma mentre presi dall’incertezza e dalla paura del presente e del futuro, siamo portati alla consapevolezza della fragilità della condizione umana, riscopriamo la bellissima realtà di essere con Maria di Nazaret, la donna della croce, in un rapporto di reciproco affidamento”.
PREGHIERA DI AFFIDAMENTO (SCARICA QUI LA PREGHIERA)
Vergine Madre di Cristo e della Chiesa,
generazioni di credenti si rivolgono fiduciose a te,
invocandoti salute degli infermi e madre della misericordia.
Guarda a noi tuoi figli in quest’ora di preoccupazione e di sofferenza
per un contagio che semina timore e apprensione
nelle nostre case, nei luoghi dell’impegno e della distensione.
Tu che hai conosciuto l’incertezza del presente e del futuro
e con il tuo Figlio hai anche percorso le strade dell’esilio,
ricordaci che lui è nostra via, verità e vita
e solo lui, che con la sua morte ha vinto la nostra morte,
può liberarci da ogni male.
Madre addolorata accanto alla croce del Figlio,
anche tu hai conosciuto la sofferenza:
lenisci il nostro patire
con il tuo sguardo materno e con la tua protezione.
Benedici i malati, e chi vive questi giorni nella paura,
le persone che a loro si stanno dedicando con amore e coraggio,
le famiglie con i piccoli, i giovani e gli anziani,
la Chiesa e tutta l’umanità.
Insegnaci ancora, o Madre,
a fare ogni giorno ciò che tuo Figlio dice alla sua Chiesa.
Ricordaci oggi e sempre, nella prova e nella gioia,
che Gesù si è caricato delle nostre sofferenze
e si è addossato i nostri dolori,
e con il suo sacrificio ha acceso nel mondo
la speranza di una vita che non muore.
Madonna della Misericordia, nostra Patrona,
oggi solennemente rinnoviamo la consacrazione della nostra città di Terni
e della nostra Diocesi di Terni-Narni-Amelia al tuo Cuore Immacolato.
In quest’ora di grave angustia,
vieni incontro alle richieste del popolo, che si affida a te.
Ogni uomo possa gustare presto la gioia della divina misericordia.
Sotto la tua protezione troviamo rifugio,
Santa Madre di Dio:
non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova
e liberaci da ogni pericolo,
o Vergine gloriosa e benedetta.