Proposta di legge d’iniziativa popolare “Un cuore che batte”, la lettera del vescovo Soddu alla comunità diocesana

“Sono a condividere con voi l’opportunità di aderire alla Campagna di raccolta firme alla proposta di legge di iniziativa popolare “UN CUORE CHE BATTE”, sulla legge 194/78.
Non si tratta di una sorta di referendum per l’abolizione della legge sull’aborto, quanto la richiesta di introdurre nella legge 194/78, all’articolo 14, il comma 1-bis la seguente dicitura: “Il Medico che effettua la visita che precede l’interruzione di gravidanza ai sensi della presente legge, è obbligato a far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso”.
La finalità è quella di accrescere la consapevolezza della donna affinché possa decidere più liberamente e più consapevolmente se ricorrere o no all’aborto. Il suo senso è aiutare la donna a rendersi conto che ciò che ha nel grembo non è un “grumo di cellule” ma una persona umana. Per l’esattezza, la persona di suo figlio.
È un fatto che, laddove questa pratica sia stata adottata, il numero degli aborti è crollato drasticamente. Si tratta di un provvedimento che quindi dovrebbe trovare il favore di chiunque sostenga di avere a cuore le donne e la natalità.

A tal fine è stata indetta una campagna di raccolta di firme dei cittadini presso i rispettivi Comuni di residenza, con l’obiettivo di raggiungerne 50.000 entro il 7 novembre 2023.
Per il Comune di Terni, si può firmare per la PLIP allo “sportello del cittadino” in via Roma, aperto tutte le mattine, escluso il sabato, dalle ore 9 alle ore 13, e il martedì e il giovedì pomeriggio, dalle ore 16,30 alle ore 17,30.

Questa campagna, se fatta conoscere e sostenuta, costituisce anche l’occasione per riportare all’attenzione delle nostre comunità la realtà dell’esistenza vitale del bambino nel grembo materno, perché sia riconosciuto come soggetto di diritti, primo e fondamento di tutti gli altri, quello alla vita.

+Francesco Antonio Soddu